Antonio Maria Legnani detto il Legnanino (1661-1713), artista importantissimo per la storia dell'arte locale con cui si conclude la decorazione delle cappelle del Sacro Monte, sarà oggetto di una mostra dossier aperta in Sala Veratti a Varese dal 16 novembre al 26 gennaio 2014.

Le due tele in mostra, il Sogno di San Giuseppe e il Transito di San Giuseppe provengono dai Musei civici di Novara, in origine facevano parte dell'apparato pittorico della cappella di San Giuseppe nel Duomo di Novara, furono rimosse nel 1860 per la demolizione della cattedrale e dal 1913 i quadri trovarono la loro collocazione definitiva presso le collezioni del Museo Civico cittadino.

Nella tela con il Sogno di Giuseppe Legnanino tocca uno degli apici della propria pittura, dando vita a una raffigurazione intima e sospesa, concentrata sul silente 'dialogo' tra l'angelo e Giuseppe. Il taglio ravvicinato della composizione, ambientata nell'atmosfera notturna della casa di Nazareth, restituita solo da pochi, essenziali dettagli: la sega da falegname, la candela sul tavolo che rischiara il profilo assopito di Maria, complice il formato orizzontale delle tele, richiama più l'eleganza dei suoi quadri 'da stanza' che la coeva produzione delle grandi pale d'altare eseguite in quegli anni per Milano. Tratto predominante di questo dipinto, così come di tutta la produzione tarda di Legnanino – compresi gli affreschi per la XIV cappella del Sacro Monte di Varese – è una nuova, approfondita rilettura in chiave 'moderna' delle radici correggesche che costituiscono il leit-motiv del suo linguaggio figurativo.

Nella tela gemella dedicata al Transito di San Giuseppe sembra invece prevalere la componente più accademica dello stile di Legnanino, che per l'impianto compositivo si appoggia all'autorità di due modelli di Carlo Maratta e adotta una conduzione pittorica più salda, dal chiaroscuro più risentito e dalla costruzione disegnativi maggiormente evidente, specie nei volti di Cristo e della Vergine.

Il pittore dopo aver viaggiato tra Roma e Bologna, lascia tra Lombardia e Piemonte molti capolavori a olio e a fresco, tra cui la decorazione del Palazzo Carignano di Torino, opere a Saronno o nelle chiese di San Marco e Sant'Angelo a Milano. A Varese, Legnanino ha dipinto la pala d'altare della cappella dell'Addolorata nel Santuario di Santa Maria del Monte (1693) e la XIV cappella del Sacro Monte (1713).

Dalla sede di Sala Veratti, il percorso di mostra si dipana grazie ad un apparato didattico che illustra ampiamente l'opera di Legnanino a Varese, fino a Santa Maria del Monte e tocca la XIV cappella e il Santuario. Il catalogo della rassegna illustra proprio la Cappella, fra le più suggestive dell'intero Sacro Monte di Varese, con un corredo di immagini in gran parte inedito la cappella dell'Addolorata e l'altare di Sant'Ambrogio, uno spazio sconosciuto e suggestivo ricavato all'interno del grande altare maggiore.

La mostra è curata dai Musei civici di Varese, con la collaborazione dell'associazione Varesevive, e il sostegno del Rotary del gruppo Seprio, della Fondazione Comunitaria del Varesotto, del Comitato culturale del C.C.R. di Ispra.

Legnanino e la grande decorazione barocca al Sacro Monte sopra Varese
Dal 16 novembre al 26 gennaio 2014
Varese, Sala Veratti, via Veratti 20
Inaugurazione: 16 novembre ore 11.00
Orari: da martedì a domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00
Ingresso gratuito
Info.: Castello di Masnago
tel. 0332.820409; www.varesecultura.it
Testi in catalogo: Daniele Cassinelli, Marina Dell'Omo, Samanta Gaber, Paolo Vanoli