I Mali Mutano lenti, 2008I Mali Mutano lenti, 2008

Entrando nella storica galleria Roberta Lietti la sensazione è quella di trovarsi veramente di fronte a una contemporanea wunderkammer. Una "camera delle meraviglie" in cui lo scultore Valerio Gaeti (classe 1951), mantovano di nascita ma canturino d'adozione, ha disposto i suoi mirabilia, una serie di opere eccentriche e curiose realizzate nel corso degli ultimi quarant'anni. Proprio come nelle antiche collezioni seicentesche, agli elementi provenienti dal mondo naturale si mischiano oggetti creati artigianalmente dalle mani dell'uomo. Il tema di questo universo è la natura e l'amore per i suoi "frutti": dal legno alle foglie, dai fiori secchi alle bacche fino ai semi.

Dei primi anni Ottanta sono i suoi arredi-scultura in legno di tiglio, noce e rovere, a volte arricchiti con dorature e cristalli, che riproducono figurazioni antropomorfe e zoomorfe. È il caso dell'opera Da cavalcare (1983), un mobile massiccio, in legno di tiglio e con ante intarsiate, che aspetta solo di essere "montato". Nelle sue successive ricerche la materia rimane compatta ma viene alleggerita da finestre e feritoie che danno vita a strutture scheletriche, spesso filiformi, realizzate con legno di robinia e midollino, cosparso di colla e garze, e in seguito ricoperto da uno strato di cenere. Materiali assolutamente semplici che, per la loro elasticità e resistenza, ben si prestano ad

Collana in argento, 2009, lastre martellate a sbalzoCollana in argento, 2009, lastre
martellate a sbalzo

essere modellati nelle forme più disparate, trasformando le sue opere in fossili o piccoli cibori. Particolarmente suggestiva la serie di bozzoli e crisalidi ottenute dal sapiente intreccio di fibre naturali: le loro misteriose cavità uterine sembrano nascondere e custodire i segreti della vita.

Dal 2000, all'uso del legno si aggiunge, sempre più assiduamente, quello del metallo: alle foglie, ai frutti e alle strane escrescenze vegetali, riprodotte attraverso la fusione in bronzo, si innestano lunghi fili in ottone o rame che costruiscono sintetici brandelli di poesia. Negli ultimi anni, un'ulteriore evoluzione stilistica; ad alcune teche che mixano il linguaggio fotografico a quello scultoreo, si alternano delle scatole in plexiglass, contenitori di mondi bizzarri in cui l'artista intrappola animali (tigri, conigli, maiali, dinosauri, ecc) e uomini mutanti. Creature ibride che si reggono su arti-steli sottili o dal cui corpo fuoriescono tentacolari protuberanze. Ma le forme fitomorfe rimangono un punto di riferimento della sua ricerca e le ritroviamo, trasferite nella recente lavorazione di materiali preziosi, sottoforma di collane, bracciali, e spille, per l'occasione esposte nelle eleganti vetrine della Gioielleria Benzoni. Un microcosmo, quello di Gaeti, pieno di ricordi e di icone-feticcio da ammirare e indossare.

Valerio Gaeti. "Reggo lo specchio alla natura"
Dal 30 aprile fino all'11 giugno 2011
Roberta Lietti Arte Contemporanea
via Diaz 3, Como
Orari: da martedì a sabato, 15.30 – 19.00, chiuso lunedì e festivi
tel. 031 24 22 38 – info@robertalietti.com
Benzoni Gioielli
via Adamo del Pero 20, Como
Orari: da martedì a sabato, 9.30 – 12.30 / 15.30 – 19.30, chiuso lunedì e festivi
Tel. 031 26448 – info@benzonigioielli.it