Elisabeth Strigini, Binky, 2007Elisabeth Strigini, Binky, 2007

Fantasy, American Story, Portraits. Sono questi i tre temi che l'artista Elisabeth Strigini, esponente sui generis della figurazione internazionale, presenta fino al 13 settembre alla Permanente di Milano. Laureata in Medicina presso l'Università di Montpellier, dopo aver lavorato alcuni anni nel campo della ricerca clinica, ha deciso di dedicarsi completamente alla sua più grande passione, la pittura. Affascinata dalle algide atmosfere nordiche e dalle tonalità cupe, quasi funeree, l'artista trasforma luoghi e protagonisti dell'immaginario fiabesco in visioni spiazzanti che presagiscono l'infelice destino umano, minato da guerre, lotte religiose e da un incessante bombardamento mediatico.

Nell'universo apparentemente idilliaco e quieto della Strigini il famoso cerbiattino Bamby è una melmosa presenza rappresentata nell'atto di liquefarsi, il castello icona della Walt Disney è un'inquietante silhouette gravida di oscuri presagi, il morbido marshmallow

Elisabeth Strigini, Little Girl and White Marshmallow, 2005Elisabeth Strigini, Little Girl and White Marshmallow, 2005

americano una valanga pronta ad abbattersi su una bimba incappucciata. Gli accostamenti stridono ma poi finiscono per convivere, coinvolgendo lo spettatore in un mix di relazioni, metafore e sottili denunce dirette a un mondo dai valori ormai labili e contradditori. In questi (auto)ritratti dissacranti serpeggia un sottile senso di malessere, un male oscuro che spegne i colori (grigi, azzurri lividi, verdi sporchi, viola che virano al nero) e muta gli spazi in luoghi sinistri. Le sfacciate Spice Girls e i teneri Teletubbies si sono trasformati in dei potenziali killers, mentre il candido marshmallow riappare sapientemente ricamato a mano e pronto a divorare come una cellula maligna tutto ciò che incontra.

«Tutto il substrato dell'inconscio personale e collettivo – sottolinea Angelo Crespi, curatore della mostra insieme alla storica dell'arte Chiara Gatti – esplode nelle favole, e poco importa il lieto fine, poiché il lieto fine è solo momentaneo punctum di sospensione di una vita che comunque precipita verso quell'orrido che è la morte». La Strigini piega la lezione dei grandi maestri a un immaginario contemporaneo in bilico fra realtà e sogno, attinge ai ricordi, alle paure e agli eventi quotidiani per dar forma a dei veri e propri dark tales.

Contemporary Tales
Elisabeth Strigini. Selected works 2004-2012
Milano, Museo della Permanente
Fino al 13 settembre 2012
Palazzo della Permanente
Via Filippo Turati 34, Milano
Orari: martedì-domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.30
chiuso tutti i lunedì
Ingresso libero
Informazioni: tel. 02 6551445