'Onda''Onda'

Nuova mostra, tormento immutato – La ritroviamo ad una sola settimana di distanza dalla sua prima mostra in città. Dopo il "tormento e l'estasi", doppia personale con Ilaria Battiston presso la Cascina dell'Arte, Silvia Giacomini propone le sue incisioni al Caffè Colombo di Busto Arsizio. Esposizione più ampia, ma dall'immancabile spirito malinconico che, abbiamo visto, connota in maniera decisiva le sue opere. Le incisioni di Giacomini propongono, infatti, un universo romantico e intimamente legato alla poesia, tanto da riportarci alla mente l'immaginario di un grande incisore e letterato come William Blake. Al centro delle opere di Silvia è la figura umana, nella sua inerme nudità o nei panni di un personaggio mitologico o fantastico. Il corpo esprime un tormento indicibile, la tensione verso l'irraggiungibile, "perché dramma dell'uomo è quello di non poter mai compiere se stesso. La sua espansione, che tende all'infinito, si arresta sul nascere".

Toccare il fondo e risalire – Angeli inquieti che con un canto disperato si protendono verso il cielo perduto, angeli che si strappano le ali per desiderare l'impossibile, marionette che muovono riproduzioni di stesse all'infinito, musicisti che gettano via gli strumenti per cercare una musica al di là del tempo, danzatori in punta di piedi sulla punta di una lama, uomini e donne che ripiegandosi su se stessi adunano fantasmi, marinai che si lasciano andare alla deriva in foreste misteriose, semidee che siedono sulla soglia tra verità e menzogna prendendo a calci maschere stantie, sirene che conoscono il destino dell'universo e vi alludono con semplici ed enigmatici gesti. E' questo il popolo che abita le opere di Silvia Giacomini, colto nel difficile

'Trascinami con te''Trascinami con te'

attraversamento delle tenebre, intesa come fase della vita, rito iniziatico necessario, che precede la rinascita. L'immersione nel caos, negli abissi che la malinconia spalanca, per esplorare la profondità dell'animo umano. 

Mondo fantastico ma sentimenti reali – Le opere esposte hanno una qualità di stampa che privilegia la forza di impatto del nero, piuttosto che la pulizia grafica, ottenendo così un effetto che aggiunge drammaticità o mistero alle scene. Alcune stampe sono colorate ad acquarello, con una tecnica espressionista, che cerca nel colore vibrazioni emotive. Tutto, insomma, concorre ad alimentare il pathos drammatico delle sue opere e a dare vita a quel miscuglio di fiaba e sogno, dramma e poesia, dove, tuttavia, nei sentimenti evocati di solitudine e malinconia, possiamo senza difficoltà riconoscere noi stessi, la nostra fragilità, e la smisurata l'intensità con cui viviamo la nostra vita.       
Incisioni di Silvia Giacomini
dal 1 marzo al 4 aprile 2010
Colombo Caffè
via Milano 2, Busto Arsizio (VA)
Incontro con l'artista: mercoledì 17 marzo 2010, ore 18.30
Orari: mar-ven 8.00-21.00; sab 8.00-13.00/16.00-21.00; dom 9.00-13.00/16.00-21.00