Una mostra possente – La nuova personale di Matteo Pugliese, intitolata "Corazze", evoca una forza epica, un'energia eroica: essa è sprigionata dal senso di superbo vigore espresso dai corpi scultorei delle figure maschili che si liberano dalle pareti; dalla sensazione di protezione e di sicurezza infuso dalle nobili e imponenti statue dei Custodi; e dall'impressionante dinamismo suscitato dall'esercito degli Scarabei dorati.

All'ingresso, svetta su tutto il Custode Samurai V, una ieratica e possente scultura in bronzo di due metri d'altezza e cinquecento chili di peso (il secondo dei 4 esemplari di questa scultura è attualmente esposto al MAS, il nuovo e prestigioso museo di Anversa), che sorveglia il percorso dello spettatore dentro l'eclettico stile della scultura di Pugliese, che si articola con maestria dalla figurazione alla surrealtà, dal monumentalismo alla teatralità, dalla classicità all'innovazione.

La corazza è una protezione, uno scudo, ma è anche una seconda pelle, un secondo corpo: ecco perché la mostra di Pugliese si muove essenzialmente su tre aspetti: le

opere della serie "Extra Moenia", con figure umane che fuoriescono a frammenti da pareti bianche; le opere della serie dei "Custodi", con figure simbolizzate che rappresentano dei baluardi, delle sentinelle immortali; e le opere della serie degli Scarabei, con le loro corazze naturali, dorate e impenetrabili.

Le opere della serie Extra Moenia sono al piano terra della Fondazione: corpi maschili in bronzo emergono dalle pareti bianche; molti voltano le spalle, altri sembrano spiare lo spettatore, e tutti sono considerabili come una rielaborazione in chiave contemporanea della titanica lotta michelangiolesca tra forma e materia: hanno membra che nascono con sofferenza dalla pietra come nei Prigioni, mettono in evidenza muscoli tesi e nervosi come nella plastica ellenistica.

È l'esercito della realtà, della storia dell'arte, del mito del corpo: i corpi di Matteo Pugliese sono un'evidente metafora dell'individuo contemporaneo, disposti come una schiera di combattenti dal fisico eroico, con i muscoli in tensione, immobilizzati mentre si dibattono dalla forza centripeta del Nulla in cui sembrano essere risucchiati.

Sull'altro versante, irrompono i Custodi: Assiri, Egizi, Samurai, e anche una dea della fertilità di pelle nera. Sono come dei totem in bronzo, tondeggianti e imponenti divinità dell'occulto, armati fino ai denti: «A protezione degli spazi sacri che ognuno di noi ha dentro di sé», ha commentato Pugliese.
Disposti su parallelepipedi bianchi come il marmo in un museo di reperti di archeologia, sono fieri e tranquillizzanti, così compatti nella loro solidità formale: rappresentano figure tanto antiche quanto moderne dell'immaginario: protettori silenziosi, eterni custodi,

simbolo del custodire stesso, sono in difesa di tutto ciò che c'è da difendere; ogni cosa che necessita protezione è posto idealmente sotto la loro inamovibile e indistruttibile guardia.

Nell'ultima stanza, dove dall'epica si passa al fantasy, tutto si ribalta. Questa stanza è abitata da corazze viventi: un esercito di Scarabei in bronzo, alluminio e ceramica colorata, che invadono tutto il locale dal pavimento al soffitto. Questi simboli sacri custodiscono i ricordi e lo spirito di una vita precedente e l'ingenuità della nostra fanciullezza perduta nell'età adulta. Ciascun guscio è un amuleto di felicità e di spensieratezza, tutti insieme gli scarabei sono un inno alla rinascita, all'insegna della leggerezza, al sogno.

La mostra presenta, insieme alla produzione più recente, i lavori più significativi della carriera dell'artista. Tra questi, l'impressionante opera "Die Mauer": scultura di oltre 6 metri di altezza, realizzata per il ventennale della caduta del muro di Berlino, ed esposta nel 2009 al Castello Sforzesco di Milano.
Matteo Pugliese, scultore autodidatta e laureato in lettere moderne con una tesi di critica d'arte, ha raggiunto un grande successo, arrivando ad esporre ad Hong Kong, Lugano, Bruxelles, Anversa, L'Aja, ed ora è tornato a vivere e a lavorare nella sua città.

Corazze
Personale di Matteo Pugliese
Dal 21 febbraio al 15 marzo 2013
Fondazione Mudima, via Tadino 26
Orari: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.30
Chiuso sabato e domenica
Ingresso Libero
Info: info@mudima.net – http://www.mudima.net/