Casa per Artista tipo ACasa per Artista tipo A

Fu uno dei più grandi fautori del movimento architettonico moderno e partecipò alla fondazione delle riviste Quadrante e Valori primordiali, due autorevoli portavoci dell'astrattismo e del razionalismo italiano. Si tratta dell'architetto comasco Pietro Lingeri (Tremezzo 1894-1968), a lungo oscurato dalla precoce popolarità del giovane collega Giuseppe Terragni, con cui ebbe un «rapporto di tormentata e altalenante collaborazione». Suoi sono i tre insediamenti per artista realizzati negli anni '40 presso l'Isola Comacina e poi abbandonati dopo la guerra in una situazione di totale degrado. Recentemente sottoposte a un attento restauro conservativo, realizzato nell'ambito dell'Accordo Quadro di Sviluppo territoriale e promosso nel 2005 dalla Regione Lombardia con la collaborazione della Fondazione Cariplo e la Provincia di Como, gli edifici hanno riacquistato la loro funzione originaria: ospitare artisti italiani e belgi, in onore del Paese che restituì l'Isola allo stato italiano dopo che nel 1917 era stata donata al Alberto I, re del Belgio.

Tra proposte e ripensamenti (il primo progetto

Casa per Artista tipo BCasa per Artista tipo B

prevedeva infatti la realizzazione di un campo da tennis con undici villette per artisti), le strutture presero vita solo a partire dal 1940, su un terrazzo a sud dell'isola e su modello della casa per vacanze costruita da Le Corbusier nel 1935 a La Palmyre – Les Mathes, località francese sulla costa atlantica. Le tre soluzioni architettoniche, ribattezzate dallo stesso Lingeri con le lettere A, B e C, e caratterizzate da un impianto planimetrico rettangolare, si sviluppano su due piani, dividendo lo spazio tra l'ambiente abitativo e quello di studio. Al pian terreno si trovano la sala da pranzo e la cucina, mentre al piano superiore sono collocate la camera da letto, il bagno e una balconata panoramica.

Casa per Artista tipo CCasa per Artista tipo C

Ogni villetta è però caratterizzata da una serie di elementi distintivi che rendono ogni soluzione unica e a sé stante: «il tipo A, evidenzia la separazione tra camera e studio con un setto murario centrale in cui trova alloggio il camino; il tipo B introduce l'uso di pareti scorrevoli in soggiorno e l'idea di un camino centrale, distinguendosi per la presenza di un balconcino ligneo accessibile dalla camera da letto; il tipo C conferma l'ipotesi del camino centrale e potenzia la zona destinata agli studi all'aperto con un vasto loggiato che occupa tutto il fronte rivolto a sud-ovest». Nate dall'integrazione degli stilemi razionalisti con i materiali tipici del luogo (come la pietra di Moltrasio), arricchiti da scale e serramenti in legno di castagno, vetri lucidi semidoppi e pareti in vetrocemento, le case sono perfettamente inserite nel contesto naturalistico dell'Isola, rispondendo «all'obiettivo di coinvolgere la natura nel vissuto dello spazio interno». Punto di incontro tra la realtà artistica e quella sociale, queste eleganti costruzioni, placidamente incorniciate da un lussureggiante e incontaminato paesaggio, travalicano i limiti dell'architettura ponendosi come una vera e propria "sfida culturale".