Si ha l’impressione, leggendo “Le avventure di Pierino” (Arnoldo Mondadori Scuola, pp.154, Euro 9,50) per la penna  di Piero Chiara, di vivere vicende appartenute a un tempo lontano; invece no, il tutto si svolge nei decenni a metà del secolo scorso, ovattato nella memoria comune dalle accelerazioni sociali mosse dalla frenesia da carrello spinto a mano e dalla serialità degli scaffali da supermercato il cui sconnesso proliferare ha causato la decimazione dei negozi di vicinato, creando strappi economici e civici difficilmente ricucibili all’interno del tessuto sociale.
A quei tempi l’ incomunicabilità tra commercianti in reciproca concorrenza si ammantava di toni bonari lasciando spazio, all’occorrenza, ad atti di muto soccorso.
Come espresso nel titolo, protagonista assoluto di tutti i racconti è l’adolescente Pierino, chiaro alter ego dello scrittore, costantemente impegnato a compiere marachelle nel variegato scenario del mercato di Luino.
Accompagnato dalle illustrazioni  di Ferenc Pintér, il testo esprime del protagonista anche aspetti intimi, come le emozioni private nell’ammirare i panorami del lago o il semplice piacere di sgranocchiare semi di zucca abbrustoliti o affondare il naso in una fresca fetta di anguria.
Era anche il tempo dei primi matrimoni tra gli indigeni lombardi e i “terra di pipa”, definizione riservata ai meridionali.
Categoria di persone sbeffeggiate dall’ ex rappresentante dei giovani comunisti padani, poi ex studente universitario fuoricorso, ex ministro degli interni e tra poco ex segretario del suo stesso partito, visto il montare della fronda interna, in sguaiati canti coi suoi simili, alla qual categoria augurava di essere incenerita dalla lava vulcanica e ai quali ora con patologica frenesia da questua di voti chiede consensi elettorali.
 Una banderuola a suo confronto risulterebbe fulgido esempio di coerenza e dopo tale volgarità al sud ci sarà ancora qualcuno pronto a votarlo?
E chi ha contato vittime causa covid tra i suoi cari e vede il summenzionato fenomeno negare l’uso delle mascherine, se mai l’ha votato in precedenza che fa, lo vota ancora?
Il pregio di Pierino consisteva nell’attenta osservazione del quotidiano, immaginando prodezze epiche, sino a fantasticare mondi immaginari come in “cammina cammina…”.
Tutto ciò accadeva solo ieri mentre ora allocchiti su piccoli schermi, gli adolescenti  si illudono che l’esistere sia inviare in continuazione ad altri le loro piccole banalità quotidiane, mentre attorno a loro con stupefacente cadenza le stagioni narrano la bellezza del creato.

PROMEMORIA: i libri si acquistano in libreria.
Piero Chiara – “Le avventure di Pierino” – Arnoldo Mondadori Scuola , pp 154, Euro 9,50

Mauro Bianchini