sacro.jpgDalla "Sagra" al "Sacro" – Giovedì 22 marzo 2012 ore 21.00 Balletto Civile – Fondazione Teatro Due porterannno sul palco del Giudittta Pasta "Il Sacro della primavera", tratta dall’opera "Le Sacre du Printemps" di Igor Stravinskij con l’ideazione e coreografia di Michela Lucenti e le incursioni sonore di Maurizio Camilli.

Un’opera, quella del compositore russo, fondamentale per aprire le porte alla musica moderna.

E proprio per dimostrare la sua carica innovativa i giovani ballerini della compagnia hanno deciso di reinterpretare con coreografie moderne questo atto di ribellione creativo, restituendo ad esso il senso di una volontà di libertà giovanile, di presa di coscienza della propria capacità creativa, spezzando le catene e le tutele della tradizione e degli "antenati"

 

Altro che bamboccioni – Così leggiamo dalle note di scena: "Laigor.jpg nostra generazione non può più attendere, i cicli naturali si invertono, i vecchi ci osservano e noi invecchiamo senza sbocciare in uno stallo esistenziale che ci chiede sempre di attendere pazienti e comprensivi facendoci credere che sia naturale. Non è naturale.

Lasciamo definitivamente i padri come si lascia l’inverno, e smettiamo di essere figli. Che il rito propiziatorio avvenga con il nostro sudore che ha nutrito la pazienza, ora vogliamo bonificare la terra sulla quale camminiamo e costruiamo. È il nostro tempo e ce lo riprendiamo, gli antenati saranno d’accordo con noi senza bisogno di tanti discorsi, non c’è più tempo per le spiegazioni. Questa non è una generazione di passaggio, nessuna generazione è di passaggio". Un augurio e una speranza per tutti.

"Le Sacre du primtemps" arriva al Giuditta Pasta in una versione danzata creata dalla coreografa Michela Lucenti, alla ricerca della libertà dell’essere giovani.