Milano – Nelle sacre scritture più volte compare il fondamento primo della creazione: il soffio. La vita è un soffio, dal primo sino all’ultimo respiro.

A conferire forma al respiro è Michael Fliri (Tubre 1978. Vive e lavora tra Innsbruck, Zurigo e Tubre), alla sua terza personale presso la Galleria Raffaella Cortese con “AniManiMism”, titolo esplicativo a definire i distinti mondi espressivi dell’artista, compresi tra performance, scultura, fotografia e video.

La sequenza di foto esposte mostra come l’artista avvolgendo il volto da maschere realizzate con plastica trasparente termoformata, moduli il respiro in modo da creare spazialità immaginarie dall’intenso valore visionario e simbolico arrivando a idealizzare mondi fiabeschi e leggendari sino a distanziarsi dalla logica rassicurante della precisione.

Di rimando alle immagini fotografiche, una installazione a quattro canali definisce l’animazione dell’atto respiratorio – creativo con distinti moduli temporali a loro volta sorretti dalla purezza di sfondi atti a svelare le vibrazioni di più mondi interiori, quasi fossero le varie forme dell’anima.

 

Poiché è il volto il “luogo” da cui ha origine il soffio creativo, Fliri propone una serie di maschere che rivelano su entrambe i lati il calco dello stesso viso quale rimando alla tesi pirandelliana per cui non siamo come crediamo di essere, ma siamo come gli altri ci vedono.

 

 

 

Michael Fliri – “AniManiMism”, Milano, Galleria Raffaella Cortese, Via A. Stradella 1-4. Fino al 28 luglio. Orari: martedì – sabato 10-13/15-19,30

 

Mauro Bianchini