Soliera (MO)- Dal gioco di parole fra i termini“superficie” (surface) e “volto” (face), nasce il titolo della mostra di Arnaldo Pomodoro, {Sur}face,  che si apre nelle sale del Castello Campori da sabato 17 ottobre.
Il progetto dell’esposizione, curato da Lorenzo Respi , intende raccontare un aspetto meno noto dell’arte di Pomodoro, quello dell’uomo prima dell’opera, attraverso un percorso che affonda le radici nelle esperienze teatrali, iniziate dall’artista negli anni Cinquanta, passando poi per “l’Obelisco” e le sculture degli anni Duemila, sino al bozzetto in bronzo dell’opera ambientale “Ingresso nel labirinto” (1995-2011).
{Sur}face è un viaggio nell’interiorità di Pomodoro alla scoperta delle passioni che hanno stimolato la sua creatività e orientato il suo sguardo critico verso la vita e la storia.
E’ “una riflessione su tutto il mio lavoro: – sottolinea l’artista – il gesto di riappropriazione e di recupero di un’attività artistica che ha attraversato i decenni della mia vita e ne costituisce una sorta di sintesi”.
Il percorso della mostra si articola in due parti attraverso sette sale. La prima parte è dedicata alla messinscena per “La passione di Cleopatra” di Ahmad Shawqi e presenta i costumi originali, i disegni preparatori e i bozzetti scenografici, oltre alle fotografie e ai video dello spettacolo.
La seconda parte invece racconta la genesi di “Ingresso nel labirinto”, un’opera ambientale di circa 170 metri quadrati, iniziata nel 1995 e costruita quasi interamente in fiberglass patinato con foglia di rame nei sotterranei dell’edificio ex Riva-Calzoni di Milano, attraverso i rilievi “Untitled” (fiberglass, 2005), “Continuum” (bronzo, 2010) e “Ingresso nel labirinto, studio” (bronzo, 2011-2020), realizzato appositamente per questa mostra. I visitatori possono scoprire l’opera anche attraverso “Labyr-Into”, una delle prime applicazioni immersive in Italia nell’ambito dell’arte contemporanea.

Oltre alle opere esposte al Castello Campori sarà inoltre possibile ammirare, in piazza Lusuardi  (dove rimarrà per tre anni), l’imponente “Obelisco per Cleopatra” opera di 14 metri, progettata dallo scultore nel 1989 per la messa in scena dell’opera lirica “La passione di Cleopatra” a Gibellina, in Sicilia, sui ruderi degli edifici colpiti dal sisma, e realizzata poi nel 2008 in acciaio corten e bronzo. Le quattro facce dell’opera presentano una serie simboli che rimandano ai geroglifici egizi e al segno informale che conferiscono solennità all’opera.

L’esposizione infine prevede una sezione dedicata ai più piccoli, dotata di supporti didattici audio e video, con visite guidate e laboratori didattici.

La mostra, che proseguirà sino al 10 gennaio 2021, è accompagnata da un catalogo con testi di Arnaldo Pomodoro e del curatore della mostra, oltre ad un ricco apparato iconografico. Orari al pubblico: sabato, domenica e giorni festivi 9-13 e 15-19.30. Ingresso gratuito. Consigliata la prenotazione. Per informazioni: Fondazione Campori 059.568580
http://bit.ly/ArnaldoPomodoro_Soliera.

E.F.