Fulvio Baratelli, Arké RestauriFulvio Baratelli, Arké Restauri

Ci sono primavere e resurrezioni metaforiche anche per i monumenti. E a Caronno Pertusella ci si prepara a festeggiare il termine dei lavori di restauro che hanno interessato le strutture esterne, l'impianto di riscaldamento, il rifacimento del tetto e del pavimento, il recupero delle superfici affrescate obliterate da densi strati di scialbo. Ecco in anteprima le dichiarazioni dei responsabili degli interventi e le immagini di quello che si annuncia già da tempo come uno dei meglio riusciti interventi di recupero e ripristino architettonico ed artistico. "Gli interventi di restauro – dichiara Maria Anna Tropia, direttrice dei lavori – sono in dirittura di arrivo. Il primo lotto può dirsi concluso. L'edificio di culto ha restituito tante scoperte e piacevoli sorprese: oltre alle antiche murature di una struttura preesistente, è stato rinvenuto anche lo scheletro di un bovino con una moneta nelle mascelle, indizio probabile di un'antica e pagana destinazione dello spazio consacrato".

Nuovo splendore – "Grazie ai lavori di ripristino – prosegue Fulvio Baratelli di Arké – sono stati recuperati i preziosi affreschi della Cappella di Santa Caterina, databili al ‘500 e da noi liberati dallo scialbo. Il restauro, inoltre, ha consentito un ampio recupero di frammenti lacunosi, ora armonizzati con il resto delle superfici. Anche la Cappella di Sant'Anna risulta interessante più come documentazione di una particolare fase storica attraversata dall'edificio sacro di Caronno Pertusella, che per un intrinseco valore artistico. La decorazione della Cappella di Sant'Anna, infatti, non è originale, risale alla fine del XIX secolo e, di concerto con la Sovrintendenza, si è scelto di mantenerla come testimonianza storica".