Milano – Andy Warhol sosteneva che prima o poi tutti hanno il loro quarto d’ora di notorietà.
Se pur per alcuni secondi o al massimo per poco più di un minuto, i visitatori della mostra “Xhixha. La reggia allo specchio” a cura di Michele Bonuomo, vedranno le proprie fisionomie riflesse nelle sculture in acciaio inox posizionate dall’artista di origine albanese Helidon Xhixha, che da tempo vive e lavora tra Milano e Dubai, all’interno di una delle sale di Palazzo Ducale a Milano.

Le cinque installazioni, pensate e realizzate appositamente per l’esposizione, nel dialogare con lo spazio circostante mettono in atto equilibri deformanti dove le architetture e le superfici specchianti assumono fisionomie astrali, acquisendo valenze misteriose ed esoteriche e animando altresì equilibri luminosi di intenso tenore formale.

Le superfici specchianti e le distinte fisionomie, tendono a rendere lieve il peso della materia.
Paiono quelle forme, meteoriti provenienti da lontani mondi astrali, ma anche da scenografia di film fantascientifici.
La percettibilità visiva messa in atto dai visitatori nel vedersi riflessi sulle superfici inox, attua un gioco di neo-definizione ironica e irriverente sino a porsi la domanda di quanto ciò che appare potrebbe corrispondere a un proprio ritratto interiore, in misura tale da rendere quanto mai attuale l’affermazione di Pirandello: “Fingiamo tutti spontaneamente, non tanto innanzi agli altri, quanto innanzi a noi stessi”.

“Xhixha. La reggia allo specchio” – Milano – Palazzo Reale, Piazza del Duomo 12. Fino al 3 settembre. Orari: mar-mer-ven-sab: 10-19.30. Giovedì 10-22.30

Mauro Bianchini