Milano – Se ci limitassimo esclusivamente ad una analisi estetica delle opere di Paul Gees in mostra alla Loom Gallery con il titolo “Overview” rileveremmo raffinata sintesi e impeccabile equilibrio tra le distinte  parti, ma i lavori di Gees vibrano di fiabesca liricità e di simbolica armonia.

Il connubio tra i differenti materiali: ferro, pietra, legno produce alchimie dove la sintesi regna sovrana.

Attraverso le sue sculture, Gees (1949, Ailst, Belgio) porta l’immaginazione verso connotazioni lontane dal reale come se una magia improvvisa per mezzo di uno sguardo o di uno sfioramento fosse in grado di ammantarle di animismo.

Altresì quelle forme nel loro minimalismo paiono materializzare equilibri interiori presenti in ognuno di noi e mai sino in fondo dichiarati,  la cui calibrata economia esistenziale conduce alla consapevolezza della quiete.

Immaginando quelle opere in contesti naturali, si potrebbe affidare loro il compito di viatici indicatori in un ipotetico mondo di Oz, dove la misura dello spazio – tempo porta ad elaborare quel legame inscindibile tra cielo e terra, tra materia e tattilità, tra compiutezza e volatilità avvicinandoci, attraverso tali percorrenze, alle parti più sensibili della nostra interiorità.

Paul Gees  – “Overview”, Loom Gallery, Via Marsala 7, fino al 15 settembre. Orario: martedì – sabato 12-19

 

Mauro Bianchini