Il 28 marzo 2017 – in una data che coincide con l'anniversario di compleanno del suo augusto proprietario – i cancelli di villa Mozzoni a Biumo Superiore si spalancheranno al pubblico (su invito, o prenotazione).
Durante l'apertura in anteprima, lo scorso fine settimana, grazie alla generosità dei proprietari Gibi e Cristina Litta Modignani, è stato così possibile vedere gli spazi che accoglieranno il museo permanente di Guglielmo Mozzoni e le sale dedicate a mostre ed esposizioni temporanee.
Si portano così a compimento le precise disposizioni testamentarie che il nobile architetto, scomparlo all'età di 99, aveva lasciato: l'archivio professionale e l'archivio personale e familiare dovranno essere esposti al pubblico nell'antica dimora della famiglia Mozzoni.
Il rischio che il prezioso patrimonio potesse essere disperso e trasferito, in mano a chi non l'avrebbe valorizzato, era fortissimo; per garantirne l'effettiva realizzazione Mozzoni ha nominato un esecutore di sua fiducia nelal figura di Flavio Castiglioni e disposto fondi per consentirne il compimento.
Così, la famosa Villa "delle quaranta colonne" (così chiamata per via dell'elegante porticato progettato dall' architetto Pellegrino Pellegrini) un tempo unita all'adiacente Villa Napoleonica, accoglierà chi vorrà scoprire qualcosa in più su un genio che guardava al futuro, attraverso progetti, bozzetti, fotografie, schizzi, acquerelli, progetti di arredo.
Non sarà un museo vero e proprio, ma un luogo di alta cultura, in grado di ospitare eventi artistici e tutto quanto può portare a ricordare la figura di Mozzoni.

Ad inagurare questa nuova primavera è stato Masahiko Kubo, designer giapponese ha portato una selezione delle sue opere, dalle statue di polistirolo agli acquerelli finissimi in omaggio alla villa.