La poesia milanese al teatro della Memoria

Carlo Porta è il protagonista “assente” di questa puntata di Poetando che si svolge al Teatro della Memoria di Milano.

Gli ospiti che raccontano della “Ninetta del Verzée”, opera del Porta del 1814 composta in dialetto milanese da 43 ottave di endecassilabi, narrano di una storia difficilmente classificanbile all’epoca, anzi, come afferma Domitilla Colombo, attrice che interpreta la Ninetta, quest’opera è tremendamente e crudelmente attuale. Il Porta infatti a 200 anni di distanza riesce ancora ad essere attuale e a tratteggiare in modo drammatico e realistico le angherie, i soprusi e le violenze (anche fisiche) che le donne, anche ai giorni nostri, continuano a subire; Colombo vede in questo l’autenticità e la capacità del Porta di andare a sondare così bene l’animo umano, soprattutto femminile, da riuscire in modo eccellente a dare voce alla Ninetta che per tutta l’opera non si rivolgerà né ad un interlocutore presente sul palco né al pubblico, ma ad una terza “persona” non ben identificata (la sua coscienza?).

Anche il poeta Guido Oldani nel 2003, insieme ad Enrico Beruschi, si era occupato di portare in scena quest’opera, riducendola ad un unico atto e soprannominandola “comi-tragedia”. All’epoca si sono tenute ben più di 50 repliche un po’ in tuttala Lombardia riscuotendo un buon successo di pubblico e critica.

Non ci resta dunque che andare a teatro, cogliendo l’invito di Aleardo Caliari, direttore del Teatro della Memoria di Milano, che ha in serbo per questa stagione 2019-2020 parecchi spettacoli importanti sia in dialetto che non.