È l'ironia del titolo, "Pittura in forma", a dare il la per la lettura delle opere di Alberto Peruzzotti (1955), diplomato all'Accademia di Belle Arti di Brera, che da sempre vive e lavora a Somma Lombardo e oggi è in mostra presso La Casa Bioecologica di Busto Arsizio.
Partendo da tale premessa, si può affermare che il colore, permeando le forme-sculture di Peruzzotti fa si che, con il mutare della luce del giorno, si arrivi a immaginare anche una variazione di volumi.

Come gli esseri umani, anche quelle strutture mutano d'umore, si incupiscono o si rasserenano, influenzati dal succedersi degli accadimenti esterni.
Tali piccole magie sono possibili grazie alla profonda conoscenza che Peruzzotti ha del materiale che usa: legno da modellismo, facilmente flessibile, sul quale a volte interviene con incisioni tali da conferire una sequenza ritmicamente segnica alla superficie, tanto da farla apparire come un infinito pentagramma. Non a caso la musica è una delle fonti di ispirazione di Peruzzotti, con precise preferenze che riguardano Stravinskij e Charlie Paker.

Collocate a parete, le sculture diventano punti di riferimento visivi dei quali è indispensabile approfondire la lettura, andando oltre la forma, in quanto la consistenza dei volumi, proiettando ombre sui muri, ne dilata i profili, in un continuo mutare spaziale che si trasforma con il procedere delle ore.

Quasi un proto-cinema. Non a caso il cinema è un'altra radicata passione dell'artista che in passato ha eseguito una serie di opere, prendendo come base fotogrammi di film storici.

Oltre a lavori unici, la personale propone insiemi di opere tali da formare un'unione di volumi posti in successione cromatica a produrre cadenze che non escludono l'aspetto ludico. La tentazione di divertirci a spostare quelle forme a nostro piacimento è, quanto mai, forte tanto da permettere anche a noi, semplici mortali, di diventare, in qualche misura artisti.

Abbiamo incontrato Alberto Peruzzotti durante l'installazione della mostra.
"Da qualche tempo hai abbandonato la superficie piana per dedicarti ai volumi".

"Sentivo la forma rettangolare del quadro come una prigione e forse ho iniziato a lavorare sui volumi anche perché ho sempre costruito i supporti per i miei lavori".

"Nonostante questo, non hai mai abbandonato i colori".
"No, perché di formazione sono pittore e considero la pittura indispensabile anche quando lavoro sui volumi, anche se in alcuni casi si tratta di monocromia".

"Come si possono definire le tue opere?"
"La definizione che ho usato varie volte è volumi dipinti. Si tratta di volumi sui quali intervengo pittoricamente; un altro aspetto che ritengo importante sono le ombre che i volumi proiettano sulle pareti".

"Non hai mai sentito la necessità di andare oltre e passare alla tridimensionalità?"
"Veramente non ci ho ancora pensato, comunque non me lo pongo come limite. Se penso alla tridimensionalità lo faccio riguardo a forme per ambienti particolari, ma non come possibilità imminente".

Alberto Peruzzotti – "Pittura in forma"
Busto Arsizio – La Casa Bioecologica, viale Piemonte 28
Fino all'8 giugno
Orari: da martedì a sabato dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00