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Beluffi in mostra – La Cascina dell'Arte di via Vespri Siciliani continua nel suo calendario espositivo. Dopo la mostra di successo di Silvana Feroldi con la sua ricerca del bianco, questa volta tocca alla personale di Giovanni Beluffi, che sarà inaugurata sabato 17 novembre. Nella sala principale i suoi acrilici di questi ultimi due anni; nello spazio soppalcato i carboncini russi e un paio di opere con soggetto religioso. Merita una visita questa mostra così "pulita" e così "lirica"; le opere di Beluffi non hanno nulla di figurativo, le forme si dissolvono in pensieri, in ombre di sogno, in accenni di luce. La terra e il cielo, il cielo e il mare, lo spazio immenso e delimitato da un orizzonte immaginario e immaginato, la natura è evanescente e soffusa in pennellate leggere, intrise di colori freddi e lontani, eppure così vicini al cuore di chi osserva e medita.

Un impressionista moderno – Orizzonti e grigi che avvolgono, il volo di una colomba, un paesaggio appena accennato, un nido caldo e avvolgente. Beluffi dipinge atmosfere, sensazioni, impressioni. La natura silente è onnipresente, il paesaggio re-interpretato; lo sguardo dell'artista si è impregnato delle fredde luci dell'alba, di quel primo chiarore che si diffonde sui prati, nel cielo: un'aurora dell'arte.

G. Beluffi, GhiacciatoG. Beluffi, Ghiacciato

Navigando sul Volga – Un viaggio talvolta può divenire fonte di ispirazione per una serie di opere che lasciano una traccia del ricordo, indelebile. E così è stato per Beluffi un viaggio in Russia, e ha impresso con il carboncino i ponti sul Volga, la basilica moscovita, il fiume solcato in crociera. "Ho viaggiato da San Pietroburgo a Mosca la scorsa estate – ha spiegato l'artista mostrando i suoi carboncini – e quella crociera sul fiume mi ha affascinato. Un viaggio particolare che ho cercato di fissare nella memoria". E accanto a queste cartoline dalla Russia, Beluffi ha affiancato le sue nature morte che sfiorano le varie tonalità del verde. Un Cristo crocifisso e una Pietà di richiamo michelangiolesco occhieggiano su un lato della stanza.

Un bresciano trapiantato nel varesotto – Giovanni Beluffi è nato a Seniga (BS) nel 1950. Allievo del pittore Giovanni De Maria, dal 1969 vive e opera a Castelseprio (VA). L'attività espositiva di Giovanni Beluffi ha inizio nel 1973 con la sua prima personale presso la Casa della Cultura S. Carlo di Tradate. Seguono importanti esperienze che lo portano a maturare un linguaggio artistico di impronta materico-informale dove la declinazione del colore è elemento primario. Mantiene tuttavia un assiduo e costante contatto con la natura, dalla quale trae continuamente spunti per il suo lavoro.

Personale di Giovanni Beluffi

Cascina dell'arte
Via Vespri Siciliani,7
Busto Arsizio (VA)
dal 15 al 25 novembre
dalle ore 15.30 alle 18.30 (chiuso il lunedì)
Inaugurazione il 17 novembre ore 17.00