Milano – A Palazzo Reale si è aperta “La Pace Preventiva”, una mostra – installazione di Michelangelo Pistoletto pensata appositamente per la suggestiva Sala delle Cariatidi. Promossa dal Comune, Palazzo Reale, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto in collaborazione con Skira, la rassegna è curata da Fortunato D’Amico ed è parte di Milano Art Week (11-16 aprile 2023), la manifestazione diffusa che mette in rete le principali istituzioni pubbliche e le fondazioni private della città che si occupano di arte moderna e contemporanea, con una programmazione dedicata di mostre e attività.

“In occasione dei 90 anni di Michelangelo Pistoletto, Milano gli dedica una grande mostra nella più prestigiosa sala di Palazzo Reale, la Sala delle Cariatidi –  ha dichiarato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi –. Nel grande e storico spazio si snoda un lungo percorso di ricerca e scoperta, un vero e proprio Labirinto in cui i visitatori potranno ammirare alcuni dei principali lavori realizzati dall’artista in oltre sessant’anni di ricerca e attività. L’omaggio prosegue in città con tre installazioni in altrettanti musei civici: il Museo di Storia Naturale, il Planetario Ulrico Hoepli e l’Acquario. Un percorso artistico diffuso per riflettere sulla necessità di instaurare quella Pace Preventiva che è una delle cifre della poetica di Pistoletto”.

La Pace Preventiva rappresenta il raggiungimento della consapevolezza attraverso l’esperienza immersiva nel Labirinto creato da Michelangelo Pistoletto. Un tragitto disorientante fra le opere dell’artista che accompagna a conoscere proprio quell’itinerario di consapevolezza che ha gradualmente consentito a Pistoletto di concepire “l’arte al centro di una trasformazione responsabile della società”, espressione che costituisce la mission della sua fondazione, Cittadellarte, attiva come scuola a Biella dagli anni ‘90. Un cambiamento possibile, secondo l’artista, solo attraverso una reale pratica della democrazia che coinvolga i cittadini e le loro organizzazioni nei processi di trasformazione sociale responsabile.

Il Labirinto, formato dal progressivo srotolarsi di cartoni ondulati sull’intera superficie della Sala delle Cariatidi, sottolinea la presenza della dualità contrapposta tra il mostro e la virtù. A tale proposito commenta Fortunato D’Amico: “Dentro il labirinto c’è il mostro, la follia predatoria, la guerra. La sua tortuosa struttura architettonica è un complesso di muri ideologici, barriere fisiche, economiche, culturali, porte aperte o chiuse articolate intorno a un ginepraio di intrecci che ne rendono difficile l’orientamento. Dobbiamo cercare di sviluppare la capacità di raggiungere la virtù allontanandoci dal mostro. Esso vive ed esiste nei labirinti fuori e dentro di noi, ma non possiamo esimerci dall’affrontarlo attraverso un’azione preordinata, condotta all’interno della sua abituale residenza. Solo in questo modo potremo annientarlo per instaurare la pratica della Pace Preventiva”.

I labirinti nella nostra epoca informatica, assumono aspetti molteplici e conformi alle realtà dell’ingegneria elettronica digitale, elaborano e gestiscono le informazioni dell’intera rete dei nodi interconnessi che supportano i canali di comunicazione. La loro presenza si manifesta attraverso forme diverse, invisibili, che spesso sfuggono anche all’osservazione dei più attenti critici, forse per questo il loro impatto sul pianeta ha assunto dimensioni gigantesche.

L’umanità ha oggi a disposizione un dispositivo formidabile per contrastare il mostro e instaurare La Pace Preventiva: La Formula della Creazione di Michelangelo Pistoletto. Essa si presenta come un segno che contemporaneamente fa riferimento al passato, considera il presente e proietta nel futuro, è un simbolo, un’espressione matematica capace di sintetizzare le ricerche individuali e collettive, condotte dall’artista e dalla sua organizzazione, Cittadellarte, insieme agli Ambasciatori del Terzo Paradiso. È uno strumento che trasposto in numeri rivela che 1+1= 3, permutabile con Io+Tu= Noi. Tu ed Io, anzi tutti Noi, siamo responsabili della società che creiamo.

Così Pistoletto racconta la nascita della Pace Preventiva e del Terzo Paradiso: “Era il marzo del 2003, quando Bush e Blair, appoggiati da numerosi governi, hanno dichiarato guerra preventiva all’Iraq. La circostanza mi ha procurato un turbamento profondo. Tutte le malformazioni culturali ereditate dal passato venivano al pettine: il concetto stesso di guerra preventiva faceva sorgere l’impellente necessità di contrapporre l’idea di Pace Preventiva. Nella storia la pace è sempre venuta a seguito di una guerra ed è stata considerata come suo risultato, dunque guerra nascosta sotto la maschera della pace e pace costituita di mera apparenza. Ho capito in quel momento che io stesso, nonostante l’impegno artistico, intellettuale e pratico, indirizzato verso una trasformazione responsabile della società, dovevo fare un ulteriore passo, ancor più deciso ed efficace, per contribuire al cambiamento di questa umanità. È così che nasce il segno del Terzo Paradiso”.

La Pace Preventiva può conseguirsi solo mediante l’avvio di una prassi che coinvolge e rende partecipi tutti i cittadini nei processi di trasformazione e di rigenerazione del pianeta, finalizzati all’attuazione di una politica orientata a riequilibrare la relazione tra artificio-natura e a promuovere la cultura dell’“amare le differenze”, senza la quale non è possibile uscire dal labirinto e liberarsi del mostro. L’Arte al Centro di una trasformazione responsabile, incoraggia e attiva l’interazione dei diversi settori della società, dall’educazione all’alimentazione, dall’architettura alla moda, dalla spiritualità alla politica.

Settant’anni fa, nel 1953, proprio nella Sala delle Cariatidi ancora gravata dai segni del conflitto bellico provocati della seconda guerra mondiale, Pablo Picasso espone la grande tela Guernica; nel contesto del racconto pittorico si intravede svettare la testa del Minotauro, lo stesso mostro che domina la scena dell’odierno labirinto. Nel 1961 l’artista spagnolo disegna la Colomba della Pace, la stessa che lo studente Manish Paul, della Scuola Secondaria di Vinci, vincitore del premio “Educare alla pace: Leonardo, Picasso, Pistoletto” nell’anno scolastico 2014-2015, utilizzerà, sostituendo il ramoscello di olivo nel becco con il segno-simbolo trinamico del Terzo Paradiso. Michelangelo Pistoletto assume il disegno di Manish Paul, per creare l’immagine-logo de La Pace Preventiva.

Ph.Eleonora Angius

L’artista, già nel 1969, progetta il suo primo Labirinto al Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterrdam, negli anni seguenti l’installazione viene riproposta in diverse mostre e adattata all’ambiente che la ospita.

Il percorso nelle altre sedi

Il percorso de La Pace Preventiva da Palazzo Reale dilaga nella labirintica maglia urbana milanese con altre tre installazioni presenti in altrettanti Musei scientifici della città. Per ognuna di queste sedi sono stati accuratamente selezionati alcuni lavori dell’artista in conformità con i contenuti di cui queste istituzioni sono promotrici. Il Museo Civico di Storia Naturale di Milano ospita Adamo ed Eva, due opere storiche dell’artista, realizzate in serigrafia su acciaio inox supermirror. L’Autoritratto di stelle è esposto, nella nuova versione lightbox, al Civico Planetario Ulrico Hoepli. L’Acquario Civico di Milano presenta Mar Mediterraneo – sedie Love Difference, una composizione artistica firmata da Michelangelo Pistoletto e Juan E. Sandoval che tratta il tema delle acque e apre ad ampie dissertazioni culturali, politiche, ambientali, in corso nell’area mediterranea così come in tutto il mondo.
Durante i mesi di apertura della mostra numerose sedi ospiteranno una serie di incontri di approfondimento, in questo modo La Pace diventa il fil rouge di un piano culturale svolto all’interno del labirinto sociale, che aiuta a evitare le incertezze davanti al bivio delle decisioni e imboccare la strada dell’armonia invece di quella che porta sulla via del contrasto e della conflittualità.

La mostra è visitabile sino a domenica 4 giugno. Orari: da martedì a domenica 10 – 19.30; giovedì 10 – 22.30.

Note biografiche

Michelangelo Pistoletto nasce a Biella nel 1933. Nel 1962 realizza i Quadri specchianti, con i quali raggiunge in breve riconoscimento internazionale. È considerato uno dei precursori e protagonisti dell’Arte Povera con i suoi Oggetti in meno (1965-1966) e la Venere degli stracci (1967). A partire dal 1967 realizza, fuori dai tradizionali spazi espositivi, azioni che costituiscono le prime manifestazioni di quella “collaborazione creativa” che svilupperà nel corso dei decenni successivi, mettendo in relazione artisti provenienti da diverse discipline e settori sempre più ampi della società. Negli anni Novanta fonda Cittadellarte a Biella, ponendo l’arte in relazione con i diversi ambiti del tessuto sociale al fine di ispirare e produrre una trasformazione responsabile della società. Ha ricevuto innumerevoli premi internazionali, tra cui nel 2003 il Leone d’oro alla carriera della Biennale di Venezia e nel 2007 il Wolf Foundation Prize in Arts “per la sua carriera costantemente creativa come artista, educatore e attivatore, la cui instancabile intelligenza ha dato origine a forme d’arte premonitrici che contribuiscono ad una nuova comprensione del mondo”. Nel 2013 il Museo del Louvre di Parigi ospita la sua mostra personale Michelangelo Pistoletto, Année un – le paradis sur terre. In questo stesso anno riceve a Tokyo il Praemium Imperiale per la pittura. Nel 2022 esce il suo ultimo libro La Formula della Creazione edito da Cittadellarte Edizioni. Sue opere sono presenti nei maggiori musei d’arte contemporanea. Sito ufficiale: www.pistoletto.it