I Musei Civici di Busto ArsizioI Musei Civici di Busto Arsizio

Traccia libera – Musei, musei e ancora musei. Al centro delle prove scritte per conservatore museale, indetto dal Comune di Busto Arsizio, si è trovato il luogo sacro alle Muse, figlie di Zeus e protettrici delle arti e delle scienze. E se al centro della prima prova scritta si sono trovati: "Musei e ricerca: incompatibilità o complementarietà", nella seconda prova è stato chiesto ai candidati di analizzare e descrivere tutti i passaggi per realizzare una mostra, "dai problemi di conservazione, climatizzazione, messa in sicurezza e trasporto delle opere". Tre ore per il primo tema, due per il secondo. Dunque tracce che, nella logica della commissione valutatrice hanno inteso saggiare le conoscenze e le capacità tecniche di organizzazione professionale. Come far procedere, senza "conflitti d'interesse", ricerca e quotidiano tran tran nei musei civici? Come gestire il personale museale e con quali criteri di professionalità

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specifica? Come organizzare una mostra senza provocare danni alle opere o buchi clamorosi nel budget comunale?

Codice alla mano o in testa – Buon per chi ha esperienza diretta nelle istituzioni museali pubbliche o ha fresche in mente le nozioni di aggiornata museologia o, meglio ancora, i comma degli articoli del codice dei beni culturali che "sminuzzano" tutti gli aspetti della tutela e della valorizzazione, dalla verifica, alla dichiarazione e notifica dell'interesse culturale, dagli obblighi conservativi alle autorizzazioni per mostre ed esposizioni. E dulcis pro istituzioni pubbliche una buona conoscenza dei sistemi e dei mezzi di fund raising. Dunque nessun richiamo a tematiche storico-critiche o all'arte locale quanto piuttosto macro-temi di museologia, museografia e museotecnica. Dunque, parrebbe ragionevole se i candidati che hanno sostenuto le prove scritte e che si sono notevolmente auto-ridotti rispetto ai nominativi ammessi (una cinquantina circa gli effettivi partecipanti agli scritti), esprimessero qualche preoccupazione circa l'oggettiva difficoltà di valutazione di elaborati scritti con tracce tanto vaste e aperte.