Intra, Chiostro "Famiglia Studenti"Intra, Chiostro "Famiglia Studenti"

Il chiostro più bello – C'è una realtà poco conosciuta, certe volte persin sotterranea, che sfugge al clamore dei titoli urlati e sbattuti in prima pagina. Una realtà familiare, fatta da amici di lunga data e che aspetta, da diversi anni, il ricambio generazionale. Una realtà che, nel nostro piccolo, tentiamo di far emergere, dando risalto sul nostro sito a ciò che generalmente passa nel silenzio più assordante. Stiamo parlando delle numerose, numerosissime associazioni storiche che da decenni studiano e custodiscono la memoria della nostra terra, fanno parlare antiche carte e documenti che si credevano perduti, danno alle stampe volumi che, per rigore e acribia critici, fanno invidia ai più consolidati Atenei. Sabato 13, ospitati come di consueto dall'hotel "Il chiostro" di Intra, la Società dei Verbanisti ha presentato "Verbanus 29, 2008", un corposo volume di ben 500 pagine che raccoglie inedite e nuovissime indagini storico-artistiche.

Un capitolo d'Arte tornato alla luce – L'ultima fatica della Società si apre nel ricordo di don Claudio Mariani (1921-2008), promotore e redattore di Verbanus e sempre presente nel sodalizio culturale. Tra i contributi che seguono, ci piace segnalare, nella sezione "lettere e arti", lo studio di Federico Crimi su J. M. W. Turner e il Verbano, dove sono citati e commentati anche tempere e acquerelli del grande maestro Romantico. Citiamo anche i saggi dedicati a: "La chiesa di S. Anna a Cuveglio già S. Gottardo a piè del monte; fra religione, letteratura e industria" (G. Pozzi, V. Arrigoni); "Il pittore F. A. Giorgioli da Meride e un inedito affresco ad Azzio" (G. Piffaretti); "Un approdo di serenità. Cannobio e i Curti" (R. Gabbani) in cui si delineano i sentieri biografici e artistici di Antonio e Luigi Curti.

Un momento della presentazione del volumeUn momento della
presentazione del volume

Storia locale e globale – Per le pagine di "Storia" segnaliamo la ricerca di Matteo Pavan "Stazzona-Angera nelle carte di S. Pietro di Brebbia. Contributo a un dibattito", risultante dalla sua tesi di laurea discussa nel 2006 con la Prof.ssa Liliana Martinelli dell'Università degli Studi di Milano. A testimonianza del fatto che il confine tra storia globale e storia locale è quasi intangibile, dal momento che la prima si rispecchia nella seconda e viceversa, citiamo i contributi di Pierangelo Frigerio: "Curtis, castrum, cura animarum. Potere e religione a Caravate"; di Vittorio Grassi: "Statuti e ordini del Vergante. Invorio Inferiore e Superiore"; di Sergio Baroli su Bruno Moretti (1903-1944), artista citato e incontrato anche da Clemente Rebora.

Filmografia sconosciuta – La mattinata è stata anche l'occasione di una significativa relazione di Gianni Pozzi che ha mostrato ai soci e al pubblico convenuto alcuni spezzoni di film che ritraggono i centri di Stresa, Porto Valtravaglia, le rive (di ponente e di levante) del Lago, come "Gli uomini, che mascalzoni" (1932) con Vittorio de Sica e "Il cappotto di astracan" (1980) con Johnny Dorelli, film tratto dall'omonimo racconto dato alle stampe da Piero Chiara nel ‘78. Per tutti gli appuntamenti e le iniziative che si svolgono a cavallo delle due rive del Lago, rimandiamo al sito della Società: www.verbanisti.org