Laura BrancaLaura Branca

A che Berlino che giorno è – Ich bin ein Berliner. La frase storica oggi può dirla anche Laura Branca, scultrice, di Mercallo, alla vigilia di un viaggio nella capitale tedesca dove esporrà i suoi ultimi lavori in una personale alla Galleria d'Arte Atelier Remise, zona est della città; in un quartiere che di recente ha visto la sua rinascita proprio grazie ad un costante afflusso di giovani, di diverse nazionalità e di spazi dedicati all'arte.

L'incontro
– "Una mia ex allieva di disegno – racconta l'artista – mi ha fatto da tramite. Lavora presso l'Istituto Italiano di Cultura a Berlino, una istituzione dove frequentemente si creano occasioni culturali che collegano i due paesi. Grazie a lei sono entrata in contatto con il direttore della galleria che ha voluto incontrarmi qualche mese fa. I miei lavori gli sono piaciuti e con una certa facilità abbiamo fissato le date per la mia mostra".

Un'opera di Laura BrancaUn'opera di Laura Branca

Progetti in cerca di spazio – L'esposizione si intitola Kontakt. Sculture per lo più, disegni di piccolo formato, oggetti che galleggiano nell'ambito del design. Laura ambisce alla dimensione aperta, allo spazio pubblico, luogo certificato dello scultore. La strada è difficile e lo sa. Lo spazio espositivo, anche nel caso della galleria berlinese, non si presta alla monumentalità piena di certe opere di Laura Branca, artista che da tempo si misura con il fare in grande appreso nei suoi studi – i suoi maestri sono stati Alik Cavaliere e Francesco Somaini – e con una idea compiaciuta e rigorosa della combinazione dei materiali, della loro compartecipazione, talora spiazzante.

La piuma impettita
– "Kontatk – spiega – perché anche con questi piccoli lavori, ho voluto insistere sul mio concetto privilegiato: abbinare e far dialogare misure, materie, pesi specifici differenti, combinarli altrimenti". La lastra d'acciaio da cui si erge impettita una piuma, ad esempio; il cemento avvolto come in uno scialle dal residuato di una plastica di bottiglia; ferro e legno, insieme, oppure, ancora, una corona di lamiera di scarto che cinge una sagoma a motivo di cuore di polistirolo rivestito di stucco.

Un'opera di Laura BrancaUn'opera di Laura Branca

Il peso che non vuoi – Nel contatto, la scintilla, l'accoppiamento armonioso. Così come nell'unico dipinto presente in mostra. Una tavola di legno già consumata e tagliata, con tutte le sue geografie di venature su cui interviene un secondo disegno a gessetto. "Il chiodo fisso del mio lavoro è sempre quello: la lievità della scultura. Amo i materiali, li uso, le mie opere hanno un peso che vorrei non ci fosse mai".

La lezione americana
– Quella sensazione di lievità che lei vorrebbe far scaturire anche dal marmo, che vibra nelle sue terrecotte, nel suo polistirolo, così come nei disegni. Quella 'volatilità' come valore e non come limite, come risarcimento di tutto quanto ottunde. "La leggerezza", tratta dalle Lezioni americane di Italo Calvino, non a caso, è stata scelta da Laura Branca come lettura propedeutica alla sua mostra, nel vernissage inaugurale.

Laura Branca. Opere
Galerie "Atelier Remise Pappelallee 6"
10437 Berlin-Prenzlauer Berg. U Eberswalder Strasse
16 novembre – 16 dicembre
inaugurazione: venerdì 16 novembre ore 18
orari: martedì, venerdì, sabato 16-19
info: laurabranca@inwind.it