La lettera di sostegno dell'Accademia di NorvegiaLa lettera di sostegno
dell'Accademia di Norvegia

La relazione dell'Accademia di Norvegia – Oltre al carattere originale, al buon stato di conservazione e agli interessanti progetti di valorizzazione dei monumenti che compongono il progetto "Italia Langobardorum – centri di potere e di culto", di fondamentale importanza per l'accettazione della candidatura è stata la relazione redatta il 4 marzo scorso dall'Accademia norvegese di Scienze e Lettere a sostegno del sito seriale longobardo. Nel documento viene evidenziata l'importanza rivestita dai Longobardi nell'assorbire le tradizioni e le culture dei popoli che incontrarono lungo le loro migrazioni dal nord al sud dell'Europa, e nella creazione di quell'insieme culturale che oggi viene definito "proto-europeo". Proprio perché la conoscenza della cultura di altri popoli è oggi base indispensabile per la costruzione di relazioni innovative in previsione della cooperazione e dello sviluppo, gli eventi storici riguardanti le genti longobarde appaiono sotto una luce speciale. La salvaguardia dei molti ed unici monumenti storici longobardi in Italia permette la loro sopravvivenza come testimoni di quella cultura che fiorì nel regno longobardo del nord Italia e nei ducati del centro e sud Italia.

Riunione nazionale e regionale – Il 5 e il 6 maggio prossimi Spoleto accoglierà i rappresentanti di tutti i Comuni coinvolti nel progetto per una riunione in cui verrà presentato il piano di gestione dell'intero sito seriale, già redatto in fase preliminare, e in cui si affronteranno le questioni pratiche di una gestione integrata che richiede condivisione e coordinazione di alcune azioni comuni da parte di tutti gli attori. Per preparare al meglio i principi sui quali la gestione

Il Monastero di Torba, ph. ArchivioFaiIl Monastero di Torba, ph. ArchivioFai

integrata dovrà basarsi, la Regione ha fissato per il 3 aprile un incontro per i responsabili dei siti lombardi coinvolti nel progetto. Il Pirellone si muove in favore di Italia Langobardorum oltre che per l'interesse suscitato da questa stupenda iniziativa -già confermato dall'erogazione regionale stessa di finanziamenti per il restauro di alcuni monumenti longobardi del territorio lombardo – anche per l'interesse che la civiltà longobarda riveste in Lombardia. Il febbraio scorso, infatti, Borsa turismo della Regione ha organizzato una riunione, cui la provincia di Varese ha partecipato, in cui è stato presentato un piano finalizzato a censire e a valorizzare tutti i monumenti longobardi che, pur presenti sul territorio regionale, non sono stati coinvolti in quello più ampio di "Italia Langobardorum".

Aspettando l'ispezione Icomos – Dal prossimo giugno dovrebbero iniziare i sopralluoghi sul territorio da parte degli Ispettori Icomos, incaricati di verificare l'applicazione delle severe prescrizioni che i siti UNESCO devono osservare per ottenere il riconoscimento. Da una rapida indagine compiuta fra alcuni dei responsabili dei monumenti del "Contado del Seprio" che, come è noto, ricadono sotto diverse giurisdizioni (Stato, Provincia e FAI) i preparativi alla verifica dell'estate fervono ormai da tempo. Maddalena Pizzo dell'ufficio provinciale della cultura ha sottolineato quanto abbia fatto la Provincia negli ultimi 10 anni per la Chiesa di Santa Maria foris portas e per il terreno ad essa adiacente, dei quali è proprietaria: "li ha interessati un grandioso restauro e un progetto di manutenzione e valorizzazione che continuano nel tempo", lasciando intendere che non dovrebbero esserci problemi nel riconoscimento di tale monumento a patrimonio mondiale da parte dell'UNESCO. D'altro canto Veronica Ambrosoli, responsabile FAI del Monastero di Torba, ha dichiarato che, anche per gli affreschi e per l'antico sentiero che conduce dal monastero al sito archeologico di Castelseprio, il FAI si è mosso per tempo, terminando già il restauro dei dipinti murari e ricevendo finanziamenti regionali impegnati per il ripristino del sentiero, "i lavori del quale", precisa l'Ambrosoli, "stanno per partire".

Si pensa in positivo – Mancano le ultime verifiche, certo, ma molti pensano in positivo, perché il passaggio cruciale dell'approvazione della candidatura è stato superato e i preparativi al riconoscimento sono a buon punto. E' di questo avviso il Sindaco di Castelseprio, Romano Chierichetti, che ha commentato il documento dell'UNESCO con queste parole: "Oggi (15 marzo) è una gran bella giornata per Castelseprio; una grande soddisfazione personale e di tutta l'Amministrazione comunale. (…) Il nostro sito archeologico, già apprezzatissimo, avrà modo di essere ancora più conosciuto e ammirato e ciò, ne sono convinto, a beneficio del nostro paese e di tutto il territorio circostante". In linea con il Sindaco sono l'Assessore al Marketing territoriale e Identità culturale, Andrea Menegotto, e la consulente e referente tecnico del Comune, Federica Armiraglio, i quali ribadiscono quanto sia importante l'accettazione della candidatura ed aggiungono che se questo è stato possibile è dovuto anche a quanti sin qui hanno messo a disposizione tempo, risorse e tanta buona volontà. Soddisfatto infine anche il direttore generale del FAI, Marco Magnifico : " Il FAI lavora da più di trent'anni per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali. Il riconoscimento ottenuto dal Monastero di Torba, insieme a Castelseprio, non può che essere una conferma del nostro impegno in questa direzione. Il lavoro dei prossimi mesi, in vista delle ispezioni dell'ICOMOS, altro non è che il proseguimento degli importanti interventi promossi in questi anni, volti non solo al restauro del complesso di Torba ed al miglioramento della sua offerta culturale, ma anche al coordinamento e all'integrazione con l'area di Castelseprio".