Sono colorati, ironici e piuttosto bizzarri i personaggi in ceramica creati dall'eclettico e poliedrico fumettista (nonché illustratore, designer, artista e musicista) di origini padovane Massimo Giacon. Esposte fino al 1° aprile alla Triennale DesignCafé di Milano, le sue creature, deturpate dal malessere contemporaneo, prendono forma da semplici immagini bidimensionali trasformate virtualmente in icone tridimensionali mediante un programma di modellazione 3D. "Incurabili presenze contaminanti" che hanno portato alla nascita di un piccolo universo parallelo di giocattoli ammalati.

Ammalati di cosa? E perché? Lo spiega lo stesso Giacon: «i miei giocattoli sono ammalati di noi, come dei moderni martiri, subiscono la nostra corruzione e il nostro malessere, e ci guardano con aria dolente dai fogli delle mie stampe, dai miei disegni su carta, chiedendosi cosa mai è successo e perché le cose sono andate così malamente. Sono personaggi pop, e allo stesso tempo sono anti-pop, e forse era destino che uscissero dai disegni bidimensionali per diventare degli oggetti tangibili, come se non riuscissero a rimanere confinati in un ambiente così angusto».

Così Pop Ganesh, Bug Bunny, Carrot Lover, 2 pisolini, CheCulo, Kid Brain, Coniglieschio, Pietà, Fine della storia, Paperocchio, In Bocca Al Lupo, For your pleasure, Montonsferatu, Nose Twins e Coniglionna, non sono altro che bad toys dall'identità umanoide; simpatici ninnoli che nascondo dietro colori lucidi e squillanti l'amara riflessione su una società ormai inesorabilmente marcia, in grado di distruggere e autodistruggersi. Come il titolo della mostra – "The Pop Will Eat Himself" – presagisce nel suo voluto errore (per chi conosce abbastanza bene l'inglese, infatti, la frase corretta sarebbe "The Pop Will Eat Itself") il pop(olo) finirà per mangiare se stesso, in un atto brutalmente autocannibalico.

Massimo Giacon – The Pop Will Eat Himself
Triennale DesignCafé
Fino al 1 aprile 2013
Orari: martedì-domenica dalle 10.30 alle 20.30
giovedì dalle 10.30 alle 23.00