L'opera di Bernardino LuiniL'opera di Bernardino Luini

Incerta destinazione – Il Bernardino Luini ancora in cerca di un proprietario. "La Madonna del Latte", il capolavoro inedito del pittore nativo di Dumenza, riemerso sul mercato recentemente, è ancora nelle disponibilità di Romigioli Arte, la galleria antiquaria legnanese cui è stato affidato per una avviare quella trattativa che potrebbe far decollare l'opera verso una prestigiosa istituzione o verso una nuova collezione privata.

L'attenzione alla tutela
– Al momento la situazione dell'opera è in stand by. "Per ora il quadro è stato bloccato", racconta Giovanni Romigioli, cotitolare insieme al fratello della galleria. A fronte di altre richieste, i fiduciari hanno puntato sul reale e concreto interesse di una istituzione bancaria della zona che avrebbe la sicura disponibilità di fondi per assicurarsi la pregiata tavola, ma che ancora non ha risolto alcune perplessità logistiche. "Esiste una questione di sicurezza – ammette Romigioli – di conservazione che il soggetto interessato sta affrontando con puntiglio: la necessità di adeguare i caveau, ad esempio, per garantire la massima attenzione all'opera". Puntigli che allo stato attuale stanno in qualche modo ritardando il concludersi della vicenda.

Giovanni RomigioliGiovanni Romigioli

Luino in cerca del suo Luini – In attesa che il possibile acquirente sciolga i suoi dubbi, come era inevitabile altri soggetti si sono fatti avanti.  Privati, per lo più, alcuni della zona, alcuni dall'estero, un estimatore addirittura dal Sud America; una soluzione che significherebbe tuttavia privare il territorio di 'pertinenza' dell'opera e che non è tra le privilegiate da parte della famiglia Romigioli. Anche il Comune di Luino si è mostrato interessato. Da tempo alla ricerca di un opera di qualità e dalla certezza autografa del proprio genius loci pittorico, l'amministrazione luinese tramite un suo consulente ha visionato il dipinto accarezzando l'idea di fregiarsi di un'opera del 'suo' Luini, ma rimanendo, al momento frenata nelle sue buone intenzioni dalla insufficiente copertura finanziaria.

Musei muti – L'amaro in bocca è la mancata sin qui risposta da parte dei musei lombardi. Nessuno si è fatto avanti. "Una ritrosia – cerca di motivare Romigioli – che si spiega con l'abitudine che hanno le nostre istituzioni ad incrementare il proprio patrimonio più con donazioni che  con politiche di acquisizioni". Alla luce di questi esiti, la destinazione finale della splendida Madonna del latte, potrebbe non escludere, in linea teorica, la strada dell'asta, preferibilmente all'estero. "Che è un modo per 'verginizzare' l'oggetto" conclude l'antiquario. "Anche il parere di un esperto assolutamente insospettabile viene invece menomato perché sembra sempre che sostenga interessi privati. E questo rappresenta sempre un problema, in trattative di questo tipo".