Opera Stefano PavariniOpera Stefano Pavarini

Tre artisti, una realtà – Il punto di partenza è la provocazione che la realtà crea, negli uomini e non meno di quelli che raccontano e si raccontano con l'arte. Tre personaggi che in maniera differente, partendo da un intento comune, hanno descritto ciò che la realtà fornisce ai nostri sensi, che influenza le nostre esistenze, nasconde alla nostra vista sfuggente. In mostra una serie di opere pittoriche firmate da Graziella Colomba, Stefano Pavarini e Massimo D'Andolfi.

Punto di fuga – "Il desiderio di dipingere è nato solo nel 2005 – racconta Massimo D'Andolfi – nonostante fossi cresciuto con un padre pittore. Il fascino per l'arte l'ho sempre avuto, ma decisivo è stato l'incontro con Giovanni Testori e con Mario De Micheli, mio professore. In particolare Testori mi ha fatto conoscere gli artisti tedeschi, Bacon, e altri mondi artistici, che mi hanno incuriosito tanto da intraprendere la strada del dipingere. Inizialmente descrivevo sulla tela soggetti della memoria, ritratti; col tempo la mia attenzione si è spostata su una ricerca specifica, la cellula". In mostra l'artista presenta alcune opere, datate 2006/2008, di questa sperimentazione che si addentra nell'invisibile e lo estrapola. "Io lo definisco 'bioespressionismo', uno studio, un atteggiamento totalmente legato alla realtà, all'uomo, ma non visibile, è qualcosa che sta dentro. Così tramite la pittura lo rendo visibile a tutti".

Opera Graziella ColombaOpera Graziella Colomba

Nudi urbani – "L'arte è un desiderio schiacciato nella tela', afferma Stefano Pavarini. Anche per lui in mostra opere recenti, eseguite su una base ad acrilico ma movimentate da materiali differenti che arricchiscono la tela e che la rendono viva, reale, quello che l'artista vuole trasmettere. "Nudi urbani, che non vogliono indagare l'erotismo del corpo senza vesti, ma quello che siamo noi tutti di fronte ai tempi tormentati in cui viviamo", confessa l'artista. Una riflessione che muove dalla drammaticità dell'attacco alle torri gemelle del 2001; "dipingevo già negli anni '80, poi nel 2001 il desiderio di descrivere la realtà con l'arte è tornata a farsi viva, perchè la realtà stessa è tornata in tutta la sua drammaticità in quell'episodio – confessa l'artista – la percezione virtuale del mondo, dell'economia, della vita in generale con internet, a cui c'eravamo affezionati negli anni scorsi, credendo nell'esistenza possibile in una dimensione parallela, è oggi crollata. I fatti degli ultimi tempi, le numerose guerre, scontri e violenze, ci hanno fatto ripiombare nella cruda realtà, ci permettono di tornare a parlare di cose e fatti tangibili, veri, materiali,

Opera D'AndolfiOpera D'Andolfi

che si vedono e toccano. Una realtà testarda, come recita il titolo della mostra, che ho voluto rappresentare anche con volti noti, icone della realtà, da Bob Dylan a Elvis Presley".

Un tocco femminile – Dalle parole scritte, Graziella Colomba è tornata a raccontare la realtà attraverso i colori. Una serie di opere recenti in mostra a raffigurare volti, sguardi, particolari della figura, non scelti casualmente, ma dettagli che per un istante colpiscono l'attenzione dell'artista. "Ritratti familiari, amicizie, emozioni soprattutto, sono i soggetti che dipingo e che vorrei riuscire a trasmettere con tutta l'emozione che hanno suscitato in me. Andare al di là della realtà per entrare in una dimensione sensibile".

'Punto di fuga. La realtà è testarda'
mostra collettiva di Graziella Colomba, Massimo D'Andolfi e Stefano Pavarini

Inaugurazione sabato 6 dicembre 2008 ore 18.00
dal 6 al 14 dicembre
orari: feriali 16 – 19, festivi 15 – 20
Per visite fuori orario tel. 335 6897424
Villa Leonardi (corpo centrale)
Piazza Libertà
Ternate (VA)
mdandolfi@libero.it