Opera strategica – Una via Crucis, per la Via Crucis bianca di Lucio Fontana. L'opera, realizzata a formelle, dalla tonalità dominante bianca da cui appunto il nome, è stata di recente smembrata dalla sua ubicazione originaria per essere venduta. L'obiettivo è fare cassa. L'artista l'aveva realizzata – negli stessi anni in cui si dedicava ad un'altra operazione sul sacro, le formelle per una porta del Duomo, in un concorso poi vinto da Minguzzi – per la cappella della scuola materna-asilo Ada Bolchini dell'Acqua, in una struttura realizzata dall'architetto Marco Zanuso. La notizia recente è che l'asilo oggi vuole ampliare le proprie attività e al tempo ristrutturare parte degli immobili. Da qui la decisione di 'sacrificare' l'opera di Fontana, considerata strategica per il reperimento dei fondi necessari.

Impotenti – Sono 14 le formelle di cui è composta l'opera. Che adesso vede manifestarsi il rischio di essere venduta in blocco o peggio ancora separatamente. Una ipotesi che ha già mobilitato alcuni tra gli addetti ai lavori, soprattutto di ambito milanese, immalinconiti dalla possibile dispersione eppure incapaci di sostenere l'eventuale spesa per l'acquisto. Paolo Biscottini, direttore del Museo Diocesiano, ad esempio, che naturalmente vorrebbe l'opera di ispirazione religiosa nel suo museo. "La comprerei subito – ha dichiarato alla stampa – ma per farlo occorrerebbe uno sponsor, o una fondazione bancaria". Qualcuno di munifico che se ne assicurasse la proprietà e al contempo la rendesse disponibile e ne concedesse il possesso al museo, dunque alla città.

L'appello al Comune – Intanto nella cappella Zanuso, restano solo le foto dell'opera. Staccate dalla loro collocazione originaria, le formelle ora giacciono in un magazzino in attesa della loro futura destinazione. Un destino già riservato in precedenza anche ai putti, anch'essi di Fontana, già passati all'asta. Sarebbe davvero una perdita, la dispersione di un'opera in cui si materializzano le coeve teorizzazioni di Fontana sullo spazialismo, in un'opera in cui la fortissima tensione religiosa è trascesa nel bianco, versione contemporanea del fondo d'oro, di antica tradizione. Così specifica e significativa che anche Flavio Caroli ha speso più di un invito. "Dovrebbe farsene carico il Comune stesso di Milano, che dovrebbe anzi mettere in cantiere il progetto di un museo dedicato interamente a Fontana, magari acquisendo anche il suo archivio".