Dovevano essere dieci, poi ne hanno annunciate cinque, infine sono diventate sei la gallerie presenti a Malpensart, l'appuntamento fieristico che si apre negli spazi di Malpensa Fiere. Senza chhe peraltro la Chocolat, la società incarica di gestire la parte prettamente artistica della manifestazione abbia fatto chiarezza nella comunicazione agli organi di stampa.

A ben vedere, Malpensart, inserita quest'anno nella molto ben strutturata manifestazione Arredoecasa, "tradisce" un altro delle filosofie dichiarate in sede di presentazione: quella di offire uno spazio espositivo a gallerie disposte lungo l'asse Milano-Varese, terreno potenzialmente recettivo dal punto di vista della sua economicità, spesso trascurato dai grandi flussi del mercato.

Ebbene delle gallerie presenti, una sola è effettivamente ascrivibile alla perpendicolare nord sud Varese-Milano, ed è la Galleria Acquifante di Busto Arsizio. Due sono milanesi, la Vinciana e lo Studio A.s., una di Como, la Comoarte e un'altra è addirittura di Pescara, Mediart.  Buon ultima si è aggiunta la Galleria Sibelius di Monza.

Vista così non sembra il miglior servizio che si possa fare alla crescita di un vero mercato dell'arte nel Varesotto, quanto meno a livello di sistema organizzato. Non è un caso, crediamo, che le migliori gallerie del territorio, e della stessa Milano, peraltro, abbiano snobbato l'appuntamento, così come fecero anche due anni fa, nel primo tentativo di una fiera dell'arte vera e propria nei padiglioni del comparto di Busto: appena due.

Quanto al resto, conferma invece per lo spazio gestito in proprio da Fabrizia Buzio Negri che ha chiamato a raccolta una ventina di artisti mixati nella provenienza tra Varesotto, altomilanese e Piemonte.
Per ciascuno di loro uno spazio di qualche metro quadrato a pagamento, per allestire una piccola personale e qualche speranza di emergere in mezzo a cucine, salotti, complementi d'arredo e radiatori.