Il segreto dei segreti alla Pinacoteca di BreraIl segreto dei segreti alla
Pinacoteca di Brera

Composto da 78 carte, 22 "trionfi" e 56 carte dei quattro semi tradizionali italiani (denari, spade, bastoni e coppe), il mazzo Sola Busca (dal nome della famiglia che ne fu proprietaria) è un documento di eccezionale rilevanza sia dal punto di vista tecnico -artistico (le carte sono stampe da incisioni a bulino miniate a colori e oro) sia dal punto di vista iconografico. Lo studio di questi due aspetti ha portato a precisarne la datazione (venne miniato a Venezia nel 1491), a identificarne l'autore nel pittore anconetano Nicola di maestro Antonio, di cui sono esposte in mostre quattro importanti opere a confronto, e a proporre come possibile ideatore del programma iconografico l'umanista Ludovico Lazzarelli, interessante e complessa figura di poeta e filosofo, conoscitore del greco e dell'ebraico, di alchimia e cabala.

Riferimenti alla tradizione alchemica medievale sono riscontrabili soprattutto nel seme di Denari dove diverse carte alludono a fasi della coniazione, quindi a un processo di lavorazione dei metalli, e alcune raffigurano allegorie come la "Terra madre dei metalli" e "la nigredo" o morte della prima materia, primo gradino del processo alchemico. Come ha sottolineato la curatrice della mostra, questo mazzo di carte è da considerare uno "straordinario prodotto dell'umanesimo italiano nel momento di massima fiducia nelle capacità creatrici dell'uomo" e nel suo tentativo di penetrare, attraverso la letteratura classica e religiosa, i testi filosofici, ermetici, magici e alchemici, nel mondo segreto della materia per elevare la propria conoscenza a un livello quasi divino.

Il segreto dei segreti
I tarocchi Sola Busca e la cultura ermetico-alchemica tra Marche e Veneto alla fine del Quattrocento
a cura di Laura Paola Gnaccolini
Dal 13 novembre 2012 al 17 febbraio 2013
Pinacoteca di Brera, Via Brera, 28 – Milano
Orari: da martedì a domenica dalle 8.30 alle 19.15
(la biglietteria chiude alle 18.40)
chiuso lunedì