"Kalòs kaì graphòs . La ricerca della bellezza nel segno grafico tra '800 e ‘900", è il titolo del lavoro che i docenti del Liceo, Massimo Conconi e Andrea Minidio, hanno scelto per questo studio – ricerca su alcuni, originali aspetti della calligrafia e della grafica tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo.

Scrivono i curatori nella presentazione in catalogo:" Perché questa mostra sulla calligrafia? Perché si è deciso di proporre questa mostra su un aspetto apparentemente minore delle belle arti e della letteratura? Innanzitutto questo percorso risponde alla volontà dei curatori di studiare e valorizzare il materiale archivistico ritrovato in alcune interessanti collezioni private. In secondo luogo, si ritiene che l'approccio ad ambiti desueti del "saper fare" artisti co sia tutt'altro che operazione filologica e di nicchia, bensì stimolo per i giovani cultori delle arti figurative in un periodo in cui i linguaggi si contaminano ed intersecano con grande vivacità e varietà. 

Non ultima vi è anche la possibilità di sugger ire a colleghi ed esperti una riflessione sulle linee evolutive della pedagogia scolastica, suggerendo dunque anche qualche nuovo percorso didattico in un settore disciplinare che attiene ad almeno due ambiti: discipline grafiche figurative e materie lette rarie. 

Inoltre la mostra è volta a proporre una riflessione sull'origine del mezzo grafico pubblicitario e sulle contaminazioni visive che intercorrono tra scrittura (calligrafia) e grafica, cioè disegno " piegato " ad uno scopo spesso decorativo e pubblicitario. " 

All'esposizione già concepita nell'autunno 2012 hanno collaborato molte realtà del collezionismo e della cultura grafica e calligrafica italiana, oltre a molti allievi e appassionati d'arte e cultura storica , filografica, filatelica ecc..sono sempre gli autori a ringraziare per le molte collaborazioni.


Andrea Minidio scrive nel catalogo- quaderno che accompagna l'esposizione:" La mostra si incen tra in buona parte su una pressoché sconosciuta figura di intellettuale dell'Ottocento lombardo: Giacomo Mazza. Vissuto nei pressi di Como, ebbe modo di entrare in contatto con alcuni significativi personaggi della cultura italiana negli anni cavallo dell' Unità italiana. Appassionato di letteratura e di studi politici, il Mazza fu molto probabilmente allievo di Giuseppe Brambilla (1803 – 1886), accademico e combattente del Risorgimento, del quale raccolse molte lezioni nei suoi fitti ed eterogenei appunti, che richiedono un'analisi approfondita ed una precisa catalogazione.

Oltre agli studi letterari, il comasco coltivò la passione per le traduzioni e per la scrittura poetica, ma l'aspetto della sua produzione che in questa sede risulta più interessante è q uello legato alla calligrafia, di cui il Mazza risulta raffinato cultore e profondo conoscitore. 

La sua passione, che nei fogli a noi pervenuti risulta a tratti maniacale, ha molto da dire oggi ai cultori delle arti grafiche e del lettering design , ma è ad dirittura in grado di interloquire con i giovani, spesso ossessionati dalla costruzione di un proprio stile con il pennarello e la bomboletta.

Ed è il nuovo dirigente scolastico Prof. Fabio Giovanetti a sottolineare ancora una volta la vocazione didattica dell'iniziativa proposta dal Liceo:" L a vocazione all'apertura verso il territorio da sempre caratterizza il Liceo Artistico"Angelo Frattini" e anche in questa mostra tale aspetto si manifesta da un duplice punto di vista. Da un lato vi è un senso forte d i dovere di promozione culturale, portato avanti senza presunzione ma con un lavoro profondo di ricerca da parte dei docenti, oggi a partire da un tema intrigante e trasversale come quello della "bella scrittura", investigato da molteplici punti di vista. 

D'altro lato emerge l'abitudine alla collaborazione, in questo caso esperienza consolidata con la S.O.M.S. di Vig giù, s o cietà ric c a di sto ria e c o n u n a m pio p atrim o nio d o c u m e ntale al c ui stu dio e alla c ui valorizzazione da tempo si dedicano i curatori dell a mostra. 

Questa iniziativa ben rappresenta la volontà, a mio avviso fondamentale per una scuola, di dare e ricevere d al p r o p rio c o ntesto, c o niu g a n d o r a dic a m e nto s o ciale, dis p o nibilità alla s c o p e rta e d esid e rio di condivisione della conoscenza. " Mentre Massimo Conconi sempre nel catalogo scrive:" La volontà di recuperare, specie all'interno di un Liceo artistico visivo, tracce di tante microstorie di scrittura conservate a volte a nostra insaputa, nei cassetti dimenticati della memoria famigliare, parte dal la consapevolezza della valorizzazione di un "proprio Io scrivente", connotato specie per il giovane studente di arti visive dalla volontà di "fare" della scrittura creativa, o della "scrittura visiva", nella quale elementi scritto – grafici si contaminano t ra loro in r ela zio ni a d in flu e n z e lin g uistic h e c h e v a n n o d al lib r o di testo, fin o al q u a d e r n o d'a p p u nti o al modernissimo tablet . 

Allora rendere coscienti, i discenti, ma anche il pubblico degli addetti ai lavori, di una storia della scrittura (grafica – calligrafica) diventa uno strumento necessario per avere consapevolezza delle proprie origini culturali. 

Ben lungi da voler essere un lavoro compiuto ed esauriente, questo primo " album di scrittura" è un contributo visivo all'esposizione di oggetti cartacei. "

Proveniente dallo "Spazio Rossi " del Liceo Artistico A. Frattini di Varese,( 8 novembre – 8 dicembre 2014) dove è stata visitata anche tra gli altri dal Prof. Francesco Ascoli, il massimo esperto italiano di Calligrafia. Già prenotata anche da altri Comuni della Provincia di Varese, e del vicino Canton Ticino.

Brambilla fu personaggio di rilievo nel panorama culturale lombardo della metà del secolo. Attivo nell'insegnamento e nella lotta per l'Unità d'Italia, di lui si ricordano in particolare una pregevole traduzione in versi delle Metamorfosi di Ovidio ( uscita nel 1863 per l'editore Daelli di Milano con il titolo Le trasformazioni di Ovidio, Recate in versi italiani dal Professore Giuseppe Brambilla); e la sua attività polemica nei confronti della proposta linguistica del Manzoni. 

Per una sua biografia è d'interesse il volume di Scalabrini A., Intorno alla vita ed alle opere del prof. Giuseppe Brambilla. Discorso letto nella sala della Biblioteca Comunale di Como il 20 marzo 1887 , Tipografia provinciale Ostinelli, Como, 1887.

Con la SOMS(Società operaia di Mutuo Soccorso 1862) di Viggiù, si rinfranca con questa esposizione e con questo studio una collaborazione oramai decennale che ha permesso di continuare un lavoro di collaborazione studio e ricerca preziosissimo per eventuali indirizzi lavorativi dei nostri studenti.

Info.

Dal 21 dicembre 2014 al 22 gennaio 2015 : presso
SOMS Viggiù 1862 in piazza degli artisti Viggiutesi – 21059 Viggiù
Kalòs kaì graphòs . La ricerca della bellezza nel segno grafico tra '800 e ‘900
apertura dal martedì al giovedì ore 9-12.sabato e domenica 15,00 -18,00
Inaugurazione 20 dicembre 2014 ore 17.00 ,
A disposizione su richiesta: il quaderno catalogo:
Kalòs kaì graphòs . La ricerca della bellezza nel segno grafico tra '800 e ‘900