Un momento della presentazioneUn momento della presentazione

Un tuffo nel passato – L'oratorio di Morazzone si è trasformato per una serata in un antico accampamento Longobardo. L'incontro che si è svolto sabato 9 maggio presso la Sala Mazzuchelli ha coinvolto numerose persone: un pubblico eterogeneo attirato dalla tavola rotonda alla quale hanno partecipato Giancarlo Cremona sindaco di Morazzone, Romano Chierichetti sindaco di Castelseprio, Giuseppe Sommaruga sindaco di Gornate Olona, Matteo Bianchi consigliere della Provincia di Varese, Maurizio Biscuola autore de "La migrazione di un grande popolo guerriero:i Longobardi", Elena Percivaldi esperta in storia medievale e Cristiano Brandolini archeologo coinvolto nell'ultima campagna di scavi svolti presso il Parco Archeologico di Castelseprio (2007). Ad introdurre gli 'invitati' il primo cittadino di Morazzone entusiasta dell'evento ospitato nel suo comune.

Partic. dell'accampamento LongobardoPartic. dell'accampamento Longobardo

Raddoppio storico – "Italia Langobardorum. Centri di potere e di Culto. Candidatura Patrimonio Mondiale UNESCO" così è stata intitolata l'iniziativa che prevedeva due momenti distinti ma collegati tra loro. Il convegno presso la sala Mazzuchelli per fare il punto della situazione sull'avanzamento della candidatura Unesco e la visita guidata a cura dall'archeologo Brandolini e dalla medievalista Percivaldi ad un accampamento Longobardo ricostruito proprio presso l'oratorio, a pochi passi dalla sala. Una vera e propria rivisitazione storica curata nei minimi dettagli con figuranti in costume d'epoca realizzata grazie alla collaborazione con il gruppo milanese Storinsubria. I Longobardi riscoperti nel cortile dell'oratorio: usi e abitudini dei guerrieri nomadi riproposti in un accampamento con le tipicità dell'alimentazione di questo popolo, degli attrezzi da lavoro, degli arnesi per fabbricare gli indumenti, le armi e ogni singolo oggetto tra quelli esposti per l'intera serata a Morazzone.

Durante la conferenza è stato anche presentato il volume scritto dal giovane tradatese Maurizio Biscuola dedicato al grande popolo guerriero longobardo. Una pubblicazione nata da una piccola ricerca universitaria svolta dallo stesso Biscuola e pubblicata lo scorso anno.