Oleggio (NO) – Ha predecessori illustri Eugenio Cerrato nel declinare in arte l’intima parte anatomica femminile.

Giulia Farnese, amante di Papa Alessandro VI fece ottenere al fratello, al fine di garantirgli un agiato futuro la nomina cardinalizia. Il giovane lontano dall’onorare l’abito che indossava si dedicò al libertinaggio guadagnandosi vox populi il soprannome di cardinal vagina (per chi volesse approfondire, il documentario è recuperabile su RAI Play).

Gustave Courbet, senza mezzi termini dipinse “L’origine du monde”.
Più vicino a noi nel tempo e di cadenza strettamente femminile Jacqueline Secor riconosce nei fiori la delicatezza dell’intimità femminile, mentre il pragmatismo della giapponese Megumi Igaroshi ne consegna l’anatomia all’interno di una canoa.

Sottoforma di calendario, Eugenio Cerrato, coadiuvato da sei fotografe e sei fotografi ha dato vita a “Vaginart”. Data la validità dei collaboratori vale la pena nominarli dando precedenza al gentil sesso: Serena Leale, Anna Maria Raimo, Cate Maggia, Florine Offergelt, Grazia Simeone, Rosy Mantovani. La parte maschile ha visto impegnati Davide Gasparetto, GP Colombo, Piero Gaggini, Tommy Ducale, Stefano Gariddi e Franco D’Amato.

Di educazione classica, Eugenio Cerrato ha dalla sua, oltre a uno spiccato genio creativo, una raffinatezza manuale derivante da una pluridecennale esperienza come restauratore di mobili antichi. Incastonate in architetture policromatiche, le origini del mondo si susseguono scandendo la misura del 2024.

L’ironia dei titoli porta a rimandi letterari, cinematografici e musicali. Avviluppate in differenti strutture, le 12 origini sono di volta in volta inavvicinabili come in “Corazon espinado” ma anche in “Come un riccio a primavera”. Il tòcco ironico si manifesta in “Fatti una pera”, arrivando alla mitologia con la “Nascita di Venere”.

Oleggio (NO) -Eugenio Cerrato – “Vaginart” il calendario è visionabile alla seguente mail:
cerratoeugenio@alice.it

Mauro Bianchini