Boudoir II, 2011Boudoir II, 2011

Giovane artista veneta, da alcuni anni residente a Milano, Aura Zecchini (Peschiera del Garda, 1983) non smette di incantare con le sue "fiabe botaniche" in cui natura e fantasia si contaminano dando vita ad affollati universi onirici, brulicanti di insetti e fiori. In occasione del progetto "Sissirossi per l'arte" – brand romano rappresentato dalla silhouette di una mantide – la Zecchini espone le sue opere nella boutique di via Vittoria a Roma: un naturale connubio tra le forme e i colori eccentrici delle borse Sissirossi e gli intrecci di carta ed inchiostro dei suoi variopinti insettari.

"Linee semplici e colori sgargianti caratterizzano le creazioni di Sissirossi, per l'occasione accolte dagli eleganti fondi arabescati delle tue vanitates contemporanee. Com'è nata la collaborazione con questo brand?"
"Sissirossi annualmente si avvicina a un giovane artista con cui collabora contaminando il mondo dello stile e della moda con il pensiero e la fattura artistica. Sono stata invitata a collaborare per la stagione autunno-inverno delle borse Sissirossi facendole interagire con le mie opere. Intendiamoci non c'è volontà di parificare le due espressioni, è più che altro un modo per trovare e riflettere su i punti in comune tra questi due mondi, l'alta moda e l'arte contemporanea. Da qui è nato il progetto di un'esposizione, inaugurata lo scorso 29 novembre presso la boutique di Roma: opere allestite ed associate per linee, forme e colori. Denominatori comuni la ricerca del colore e dei materiali, visto che le mie tele sono il risultato di un'indagine continua nella ricerca di convivenze armoniche tra elementi totalmente differenti e che, parallelamente, il brand Sissirossi nel suo settore ricerca con costanza e precisione materiali che rendano il prodotto diverso da una semplice borsa, un accessorio con un valore aggiunto".

"Nonostante l'apparente caoticità il tuo lavoro «è frutto di un'indagine di tipo empiristico», dove «tutti i dati trasmessi sulla carta derivano dalla conoscenza diretta del soggetto, nature morte e insetti, prediligendo le analisi delle forme, delle strutture, delle anatomie e degli equilibri dei soggetti in questione». In che modo prendono forma i tuoi "incidenti botanici"?
"Partendo dall'analisi di un preciso insetto o dalla sua famiglia, cui magari m'interesso per particolari comportamenti che può avere in natura, sviscero le caratteristiche anatomiche associando parti peculiari di altri insetti per comporre un essere misto. La botanica è una costante nel mio disegno: se non dichiaratamente espressa, è inserita con linee che chiudono in un certo qual modo lo spazio dove i miei partecipanti si muovono.
Importante è anche il ruolo di questo vuoto-spazio, una dimensione nella maggior parte dei lavori in bianco che accoglie e dà vita al segno. La relazione che lega queste forme riflette sulla complessità di uno spazio di

Invidia, 2011Invidia, 2011

sopravvivenza, legittimato a ogni essere vivente ma messo in crisi dalla presenza di esseri viventi simili o di altra natura che ne minano il rispetto e la libertà. Nella maggior parte dei casi gli incidenti botanici che avvengono sulla mia carta denotano una contaminazione più che casuale o voluta, qualcosa che non poteva essere evitato e che ha comportato non solo la mutazione dell'essere iniziale e primordiale ma anche la nascita di esseri nuovi, non classificati e sconosciuti sotto un profilo comportamentale principalmente e fisicamente".

"Protagonisti dei tuoi quadri, come già accennato, sono fiori e insetti. Le linee sinuose delle corolle, i contorni essenziali delle ali e le estensioni filamentose di antenne e zampe costruiscono delle capillari texture che si [con]fondono con il supporto fino ad annullare gli spessori. Da dove deriva la passione per questi soggetti?"
"Inizialmente alcuni fiori da me collezionati hanno fatto da ponte verso una direzione più botanica che floreale, tra le linee e le marcescenze di questi soggetti sono nate zampe e antenne. Il passo dalla botanica all'insetto è stato naturale. Più che per una questione di concetto è stata determinante la mia passione per gli studi anatomici di questi esseri viventi – dagli scarafaggi alle falene – poi approfondita verso il microcosmo delle colonie batteriche, interesse sostenuto dallo studio dei comportamenti di questi micro-esseri e della loro condotta nella storia evolutiva del pianeta. Abitudinari nel codice di sopravvivenza e non interessati a un'evoluzione di perfezione gli insetti presentano il numero più alto di specie sulla terra e hanno inoltre le più diverse forme e strutture anatomiche con funzioni estremamente precise e calibrate da secoli. La ricerca mi permette di riflettere sulla distanza tra i singoli esseri viventi, sia come spazio inteso materiale sia cognitivo ed evolutivo, ricerca che annoto con il segno, volta per volta, sulle mie carte.

Sissirossi & Aura Zecchini
Fino al 10 gennaio 2012
Boutique Sissirossi
Via Vittoria 3b (00187)
info@sissirossi.it
http://www.sissirossi.it/