Nella Sala Neoclassica di Villa Recalcati, attorno a un tavolo, si è svolta una curiosa riunione che sapeva di gemellaggio, ma gemellaggio in ritardo, fra le provincie di Cremona e Varese, con il Comune di Varese invitato all'ultimo momento.

Sugli scudi, invece, l'associazione "Amici di Giovanni Carnovali detto il Piccio", nella persona del presidente Carolina De Vittori, che tradiva una visibile soddisfazione. Piatto forte, la mostra dedicata al pittore Giovanni Carnovali detto "il Piccio", che si terrà a Cremona dal 24 febbraio al 10 giugno, con oltre 150 opere.

Un autoritratto del PiccioUn autoritratto del Piccio

Si dirà: ma che c'entra la Provincia di Varese? Il pittore è nato effettivamente a Montegrino nel 1804, anche se si è allontanato presto dal paese natio e per tutta la vita ha frequentato le provincie di Bergamo e Cremona per lo più, morendo annegato nel Po nel 1873. Ora, per il bicentenario del 2004, Montegrino era riuscito a "risarcire" in qualche modo il suo "figlio" allestendo una mostra con riproduzioni di documenti e dipinti.

Ospitata originariamente nel Teatro Sociale, l'esposizione, didatticamente ineccepibile, occupa oggi la sala consiliare e altri ambienti del Municipio di Montegrino, divenuta quasi un motivo di prestigio e rappresentanza per il paese.Che proprio immemore non fu, se nel 1912 si inaugurò un monumento al Piccio che ancora oggi esiste, sulla piazza dove la famiglia Carnovali abitava.

Il gruppo di volenterosi e appassionati di Montegrino ha quindi perseverato nella cura e nella ricerca sulla vita e l'opera del pittore, costituendosi nell'agosto 2006 in associazione e cercando in tutti i modi di attirare interesse attorno al Piccio. Gli "Amici" si sono mossi sulle orme dell'artista e hanno prodotto anche un audiovisivo piuttosto interessante. Hanno naturalmente contattato anche la Provincia di Varese, come ha ricordato l'assessore alla cultura Giangiacomo Longoni, che ha riconosciuto all'associazione il merito di aver fatto da stimolo alla riscoperta del Piccio.

Il monumento a MontegrinoIl monumento a Montegrino

Montegrino, rappresentata  dal sindaco Battista Parietti, con le sue piccole forze è riuscita anche a motivare maggiormente Cremona a realizzare il progetto di una degna mostra sul pittore lombardo. Tra poco più di un mese questa mostra tanto attesa aprirà, con un comitato scientifico di tutto rispetto che annovera, tra gli altri, Pierluigi De Vecchi e Fernando Mazzocca dell'Università di Milano – tra i massimi esperti del pittore e del suo periodo storico – nello spazio, riqualificato per l'occasione, dell'ex ospedale quattrocentesco di Santa Maria della Pietà.

Il Presidente della Provincia di Cremona Giuseppe Torchio, a capo di una qualificata delegazione,  nella sede della Provincia di Varese ha presentato la mostra, giunta tre anni dopo rispetto all'anniversario e in qualche modo "dovuta" al Piccio, che negli ultimi anni lavorò per lo più nella zona di Cremona. L'evento – il cui costo si aggira attorno al mezzo milione di Euro – è organizzato dall'APIC (Associazione Promozione Iniziative Culturali di Cremona), che riunisce Provincia, Comune, Camera di Commercio e i Comuni di Crema e Casalmaggiore, insomma una cordata rivelatasi efficace al raggiungimento dell'obiettivo.


Torchio ha ricordato la collaborazione attivata per l'occasione con Bergamo e l'Accademia Carrara, dove il Piccio si formò, auspicando sinergie anche con la Provincia di Varese
, a dire il vero non bene chiarite, se non per un accenno a Malpensa e alla necessità di coinvolgere, nella promozione del Carnovali, una buona fetta del territorio e delle amministrazioni lombarde.

Carolina De VittoriCarolina De Vittori

E il Comune di Varese? Che cosa farà per il Piccio Varese, rappresentata a Villa Recalcati dal Sindaco nonché assessore alla Cultura Attilio Fontana? Sfrutterà il congruo numero (143) di disegni del pittore acquisiti con il Fondo Chiara nel 1986, già esposti in Sala Veratti.  Serena Contini, curatrice del Fondo Chiara, chiarisce che non sarà la replica del già visto ma l'occasione per presentare il forte interesse collezionistico dello scrittore luinese, autentico "maniaco" del Piccio e autore di pagine critiche molto acute, che riconoscevano nei disegni una parte non secondaria e anzi fondamentale della sua arte.

La mostra varesina, già comunque in programma, a prescindere dalla grande iniziativa cremonese e dalla tenace promozione del Piccio perseguita dagli "Amici", cadrà in autunno e ha tutta l'aria di un "recupero" per salvare la faccia. Da questa riunione, a uscirne gratificati sono soprattutto gli "Amici di Giovanni Carnovali detto il Piccio", più tempestivi e motivati degli enti pubblici di riferimento. A vedere le conseguenze del loro attivismo, la Provincia di Varese dovrebbe conferire all'associazione montegrinese maggior credito e visibilità.

Forte di oltre 80 iscritti, ha raccolto adesioni non solo in paese, ma tra i collezionisti e gli studiosi più importanti del pittore. Gemmata spontaneamente dal territorio, è la prova che le iniziative dal basso sono le uniche veramente vincenti. Gli assessori e gli amministratori che verranno, siano avvisati.