Un momento della celebrazione nel Padiglione Santa MariaUn momento della celebrazione nel
Padiglione Santa Maria

Spazi più ampi, tempi di attesa ridotti. Questo il duplice obiettivo raggiunto dall'Azienda Ospedaliera di Varese che ha inaugurato il nuovo centro prelievi del Circolo. Ma oltre alla valenza sanitaria della novità, il taglio del nastro ha permesso di rendere omaggio ad un grande varesino come Giovanni Valcavi, primo presidente dell'azienda cittadina e benefattore. A ricordare l'avvocato, un busto di bronzo realizzato da Luigi Bennati (artista scomparso pochi mesi fa) e un nutrito gruppo di autorità, istituzioni e curiosi, capitanati dalla vedova di Valcavi, la signora Paola. Il busto firmato dal Bennati entra di buon diritto nel patrimonio artistico dell'Ospedale, un tesoro ancora poco noto ma che conta nomi e presenze illustri del panorama artistico lombardo e non solo.

Una cerniera fondamentale tra passato e futuro. Questo, infatti, rappresentano le quadrerie e i giacimenti di opere d'arte degli ospedali lombardi, un patrimonio forse ancora scarsamente diffuso nella moderna coscienza collettiva ma fondamentale per comprendere quel nesso prezioso e strettissimo tra storia della città, beneficienza ed istituti di cura cittadini.

Un uomo di mezza età, con lo sguardo e la mano protesi in avanti. Così Bennati
ha scelto di raffigurare il benefattore varesino collocato nel nuovo punto prelievi a pochi centimetri dal mosaico portato a termine da Giuseppe Montanari, uno tra i principali autori delle opere d'arte del Circolo. Tra gli altri, si ricordano i nomi di Carlo Cocquio, Romeo Pellegata, Giuseppe Amisani, Mario Ornati, Giuseppe Talamoni e Giuseppe Didone che documentano l'aggiornamento in chiave moderna della quadreria del nosocomio cittadino.