Milano Non è soltanto una dei grandi protagonisti della cultura italiana nel Secondo dopoguerra. Giosetta Fioroni è un’artista che ha saputo infatti cogliere i cambiamenti dell’animo umano vivendo e abbracciando le diverse forme espressive delle avanguardie. Lo testimonia la mostra “Viaggio sentimentale”, allestita nelle sale del Museo del ‘900 dove scorrono infatti le tappe più significative  degli oltre sessant’anni di attività trascorsi tra pittura, disegno, performance, video, teatro, ceramica e moda.  La sua ricerca, espressa con un linguaggio fatto di forme simboliche, metafore e segni, spesso a metà tra realtà e fantasia, a volte in modo anche fiabesco, ha intrecciato attività artistica con i sentimenti essenziali della vita. Negli anni ’60 fu il riferimento femminile della “Scuola di Piazza del Popolo”, fucina della Pop Art Romana, accanto a personaggi come, per citarne alcuni, Franco Angeli, Mario Schifano e Tano Festa, tutti  artisti che hanno animato la famosa galleria “La tartaruga” di Plinio de Martiis.

L’esposizione al Museo del ‘900, allestita da Massimo Curzi, ricrea ambienti e atmosfere dello studio romano dell’artista (al quale è particolarmente legata), dove 160 opere raccontano la sua storia. Giosella, artista fuori dal coro e dalle mode, nasce a Roma nel 1932, e da subito viene “inghiottita” dal mondo dell’arte: la madre, Francesca, era pittrice e marionettista; il padre, Mario, scultore. Inevitabili gli studi all’Accademia di Belle Arti dove l’incontro con Toti Scialoja diventa fondamentale per la sua carriera.

Il percorso espositivo, nelle sale di Via Marconi, si snoda in senso cronologico per offrire una panoramica completa dell’attività dell’artista, dalla natura poetica, visionaria e spesso legata al mondo dell’infanzia. Le opere selezionate provengono da musei e collezioni private: le immagini argentate, impronte di volti, oggetti e gesti, degli anni Sessanta e Settanta, la celebre Spia Ottica , (performance a cui ha lavorato nel ’68   che inaugura la rassegna”Il teatro delle Mostre”), le ceramiche degli anni Novanta e la serie su carta, Movimenti Remoti, dedicata al testo omonimo dello scrittore (e suo compagno di vita) Goffredo Parise. Una selezione di opere, inoltre, comprende la produzione più recente, come i cicli “Senex” e “Altra Ego” lavori realizzati a quattro mani con il fotografo Marco Delogu, dedicati alla riflessione sul corpo e l’identità. Dall’archivio Fioroni-Parise  infine,  locandine, cataloghi, libri d’artista e fotografie  mettono in luce il contesto intellettuale in cui l’artista lavorò, collaborando con figure di spicco tra cui Goffredo Parise, Guido Ceronetti, Andrea Zanzotto, Eugenio Montale, Giuliano Briganti, Elisabetta Rasy e Sandro Penna.  Importante infatti è sempre stato il suo rapporto con la letteratura contemporanea, in particolare con la poesia.

La mostra “Giosetta Fioroni. Viaggio Sentimentale” , a cura di Flavio Arensi ed Elettra Bottazzi, è accompagnata da un catalogo con testi e riproduzioni delle opere esposte. Rimarrà in calendario sino al 26 agosto, con i seguenti orari: lunedì 14.30-19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30-19.30; giovedì e sabato 9.30-22.30.  Informazioni: T. +39 02 884 440 61.

 

Elisabetta Farioli