Veduta esterna della GAMVeduta esterna della GAM

"Voglio aria di cielo!": così esclamava con quel suo proprio temperamento Vincenzo Gemito (Napoli 1852-1929) durante gli ultimi giorni di vita. In occasione delle prossime Giornate Europee del Patrimonio (25 settembre-3 ottobre), la Galleria d'Arte Moderna di Milano sceglie "rispolverare" un nucleo singolare di opere che si permette di custodite nei depositi, ma invece interessanti perché consentono di comprendere alcuni aspetti della produzione scultorea di una delle personalità più eccentriche dell'Ottocento italiano.

La Sala del Parnaso farà da sfondo a questa imperdibile rassegna di opere dello scultore napoletano: dieci sculture scelte tra le numerose custodite nei depositi della Galleria, di formato vario, in cera, terracotta e bronzo, recentemente restaurate in occasione di un prestito esterno, e -lo ripetiamo- mai esposte prima d'ora in museo.

Tradizione popolare e gusto della forma: il Verismo nella scultura. In ambito scultoreo, solo Vincenzo Gemito ebbe la capacità di dar voce poetica alle ricerche sul vero, di superare l'angustia della fedeltà ai soli

V. Gemito, Maschera dell'Imperatore AlessandroV. Gemito, Maschera dell'Imperatore
Alessandro

particolari. Egli era agli inizi un autentico popolano, istintivo, capace di appropriarsi degli spunti offertigli dalla vita quotidiana di strada con suprema immediatezza, senza sospetti di compiacimenti letterari o moralistici, ne intenzioni documentarie. Gemito seppe sempre mantenere dentro di sé questa giovanile freschezza, riuscendo a sfuggire ai pericoli di un virtuosismo di maniera.

Opere esposte. La Cantatrice fu realizzata a Parigi, dove lo scultore entra in contatto con il gusto giapponese, filtrato dalle esperienze di Meissonier, a cui fu legato da intensa amicizia, e Mariano Fortuny. Di Fortuny verrà esposto un magistrale ritratto, realizzato da Gemito in altre numerose repliche, a mezzo busto in cera (pendant della copia in bronzo custodita all'Accademia di Belle Arti di Napoli). Dell'opera, in precario stato di conservazione, verrà presentato un progetto di restauro, condotto in con il CNR di Milano che ha offerto la sua collaborazione per le analisi conoscitive dei materiali, intervento per cui sarà lanciata una campagna di raccolta donazioni volontarie.

Tre testine e un Pescatorello in cera testimoniano, invece, l'interesse per il mondo popolare delle sue origini e i soggetti della realtà quotidiana. Del Pescatorello è esposta anche una versione in bronzo che rivela una maggiore ricerca materica e l'influenza classicista. In quest'opera il guizzo del pesce appena pescato, che cerca di svincolarsi, si trasmette al ragazzo, appollaiato sullo spuntone di roccia che si vede costretto ad uno sforzo di equilibrio; e la luce scivola sul modellato compatto, sottolineando il movimento in atto. Questo legame con la fisicità non esclude la mediazione della statuaria classica. Un tributo all'antico sono le ultime tre opere in mostra: Testa di Medusa, Giovinezza di Nettuno e Maschera di Alessandro.

"Voglia di cielo!": Vincenzo Gemito dai depositi della GAM
Dal
25 settembre al 3 ottobre 2012
Milano,
Galleria d'Arte moderna, via Palestro, 16
Orari: dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.30
chiuso il lunedì
Ingresso libero

Vincenzo Gemito, Il PescatoreVincenzo Gemito, Il Pescatore

Iniziative collaterali. Per approfondire alcuni aspetti della vita e della produzione artistica di Vincenzo Gemito, la sua originalità tecnica, la carica vitale, i rapporti internazionali, la GAM propone una serie di visite guidate precedute da brevi approfondimenti che avranno luogo in Sala da Ballo nelle seguenti date:
29 settembre
" Mi segno queste memorie perché la mia non ritiene nulla". Sfogliando il Diario di Vincenzo Gemito ore 17.30
"La cognizione del passato per creare un capolavoro". Gemito e l'Antico ore 18.00
30 settembre
Gemito e le tecniche della scultura ore 17.30
Gemito e Cellini. Note intorno a un dialogo ideale ore 18.00
2 ottobre
Appunti su Vincenzo Gemito: tra biografia, mito e letteratura ore 17.30
Il soggiorno di Gemito a Parigi: ricordi classici e nuove conoscenze ore 18.00
– 3 ottobre
Vincenzo Gemito e Antonio Mancini. Storia di una amicizia ore 17.30
Il fascino degli scugnizzi mediterranei ore 18.00
La scultura in GAM. Scoprire i depositi
sabato 29 e domenica 30 settembre ore 16.30 visita guidata con prenotazione obbligatoria
La Galleria d'Arte Moderna offre ai visitatori la possibilità di visitare, accompagnati dal personale del Museo, i suoi ampi depositi dedicati alla scultura. Palestra di ricerca e di studio, nonché luogo per la corretta conservazione delle opere, il deposito svela affascinanti storie e inaspettate sorprese: ben 885 opere, alcune note, escluse dal percorso museale solo per ragioni di spazio, e altre meno celebrate o del tutto dimenticate, tutte ugualmente rappresentative dell'importanza rivestita dalla scultura nelle collezioni della GAM, nate nel 1861 con il lascito dello scultore Pompeo Marchesi e arricchitesi con il tempo. Una selva di opere otto e novecentesche, realizzate in diversi materiali, che raccontano anche un pezzo di storia della città, e che documentano i principali centri della produzione scultorea milanese, dall'Accademia di Brera al Duomo, dall'Arco della Pace al Cimitero Monumentale.
Per le letture e le visite guidate e le visite ai depositi la prenotazione è obbligatoria
Per Informazioni e prenotazioni: 02.884.45947
c.galleriadartemoderna@comune.milano.it – www.gam-milano.com