Riva San Vitale, Tempio di Santa CroceRiva San Vitale, Tempio di Santa
Croce

Il Tempio di Santa Croce costituisce, in territorio Svizzero, un ottimo esempio del tardo Rinascimento in ambito religioso. La sua edificazione risale infatti agli anni 1580-94, mentre la consacrazione, ad opera del vescovo di Como Filippo Archinti, è del 30 maggio 1599. Per molti anni l'edificio è stato attribuito all'architetto Pellegrino Tibaldi, operante a Milano sotto San Carlo Borromeo, ma oggi l'opera è ricondotta all'estro di Giovan Antonio Piotti, nativo di Vacallo, divenuto uno dei maggiori architetti attivi all'epoca nella città di Como. Questa ipotesi attributiva viene sostenuta dal fatto che l'architetto intratteneva stretti legami con Giovanni Antonio Della Croce, fondatore del Tempio e già arciprete di Riva San Vitale dal 1553-1563.

La dedicazione del Tempio alla Santa Croce non può prescindere dalla costatazione della volontà del fondatore di legare il nome della propria stirpe a quello del luogo di culto: edificio sacro di carattere privato, dunque, utilizzato per le funzioni liturgiche della nobile famiglia Della Croce.

Spicca la particolare cupola in rame, caratteristica dell'edificio a pianta centrale a croce greca. La struttura ricalca quella degli antichi mausolei, infatti questo Tempio ospita la tomba proprio del fondatore, Giovanni Antonio. La facciata è divisa in tre parti da imponenti colonne poste a fianco del portale principale, ai lati delle quali sono presenti aperture di dimensioni minori. I

Tempio di Santa Croce, portaleTempio di Santa Croce, portale

portali sono in legno di noce e decorati con particolari mascheroni.

Entrando nell'edificio, quello che colpisce è lo sviluppo dello spazio verso l'alto. Lo sguardo si spinge immediatamente verso l'alto in un'ideale ricerca della luce. Questo istintivo gesto, cela una simbologia racchiusa nella decorazione della chiesa: più l'occhio sale, più le decorazioni fatte di affreschi e stucchi passano da rappresentazioni a carattere terreno a raffigurazioni di natura celeste. In basso si notano degli esseri simili a grifoni, in parte angeli, in parte bestie, dipinti a tinte forti, come pure dei grotteschi mascheroni che riprendono quelli visti nel portale. Alzando lo sguardo si raggiunge dapprima un piano in cui gli stucchi modellano delle insegne ecclesiastiche, e arrivando alla sommità, la cupola ospitava in origine un Giudizio Universale, opera dei fratelli Pozzi di Valsolda. L'affresco è andato quasi completamente peso negli anni immediatamente successivi alla sua realizzazione a causa di infiltrazioni d'acqua piovana.

Il Tempio è aperto da maggio a settembre dalle 9 alle 19.
Da ottobre ad aprile chiedere le chiavi alla Signora Olga Bianchi (via Santa Croce 11)