Pianta antica del quartiere milanesePianta antica del quartiere milanese

Il quartiere – Il teatro romano di Milano fu eretto in un punto strategico della città, all'interno delle mura, nei pressi di numerose strade per permettere agli spettatori di raggiungerlo facilmente. Fu scelta la zona occidentale, corrispondente all'attuale quartiere Cordusio/Corso Magenta. Qui esisteva una delle porte della città, chiamata Porta Vercellina, dove convergevano più vie. Le due più importanti erano la strada che, provenendo dall'esterno, arrivava da Novara e da Vercelli quella interna alle mura che congiungeva il Foro (attuale Piazza Santo Sepolcro) alla porta. Quest'ultima via era il decumanus maximus. Attorno al decumano si sviluppò un quartiere di abitazioni private relativamente ricche, con stanze intonacare o affrescate e pavimenti in terra battuta o a mosaico. Alla fine del III secolo dopo Cristo nelle vicinanze del teatro enne edificato il palazzo dell'imperatore Massimiano, accanto al quale fu eretto il circo.

La scoperta – 
Le rovine del teatro romano furono individuate in tempi diversi durante la costruzione di alcuni palazzi in via Meravigli, vie delle Orsole, via San Vittore al Teatro e in piazza Affari. Le scoperte più importanti si ebbero tra il 1880 e il 1884 con la

Zona archeologicaZona archeologica

costruzione di casa Turati; tra il 1929 e il 1930 in occasione dell'edificazione del Palazzo della Borsa; nel biennio 1948-49 quando si iniziarono i lavori per i nuovi edifici di via S. Vittore. Oggi si conservano solo i ruderi venuti alla luce nel 1929-30 e una minima parte di quelli del 1948-49. Grazie agli scavi è stato possibile ricostruire la pianta del teatro ma molte informazioni su di esso sono andate perdute, soprattutto quelle riguardanti le trasformazioni che il monumento ebbe nella piena età imperiale e in età medievale.

L'edificio – 
Il teatro di Milano fu costruito sotto l'imperatore Augusto, che regnò tra il 31 a.C. e il 14 d.C., e rimase in funzione fino al IV secolo d.C. Aveva una facciata esterna curva, a due piani, con oltre trenta arcate su ciascun piano. La cavea poggiava su camere con soffitto a volta, disposte a raggiera intorno all'orchestra. Un corridoio divideva le gradinate in due settori, permettendo al pubblico di accedere al posto assegnato. Il teatro era lungo circa 100 metri e alto almeno 20.

Ricostruzione dell'antico teatro di MilanoRicostruzione dell'antico teatro di Milano

Nell'edificio scenico la parete di fondo aveva colonne di marmo bianco e in calcare, disposte su due o tre piani, tra le quali dovevano essere collocate nicchie con statue. Alle palle dello stesso edificio fu eretto un ampio cortile rettangolare, chiuso verso l'esterno da muri e dotato all'interno di un portico. Il teatro era dunque provvisto di un porticus post scaenam ad uso degli spettatori. Il poeta latino Claudiano ricorda che nel 398 vi furono allestite rappresentazioni con buffoni, mimi, musicisti, acrobati, giochi pirotecnici e finte battaglie navali.

Il periodo medievale – 
A partire dell'età medievale iniziarono il lento declino del teatro e lo spoglio di alcune parti del monumento. Nell'area sorsero numerose chiese. Due documenti degli inizi del XII secolo riferiscono che allora, sulle gradinate del teatro, sedevano cittadini milanesi in occasioni di assemblee politiche e dunque non più per assistere agli spettacoli. È possibile che ciò che restava ancora in piedi del teatro sia stato completamente demolito nel 1162, quando Federico Barbarossea mise a ferro e fuoco la città di Milano. Da allora sulle rovine del teatro si impiantarono case, piccoli laboratori artigianali come sarti e falegnami.