SacromonteUna stagione da non perdere, ma da vivere con lo sguardo del cuore” – Con queste parole Monsignor Luigi Stucchi, vicario episcopale di Varese, descrive la stagione di teatro sacro che prenderà il via il prossimo 3 giugno. Sarà lo spettacolo “Il miracolo del corporale”, ospitato nella Basilica di San Vittore, ad inaugurare la rassegna – che si svolgerà nella sua parte più consistente nel mese di luglio – intitola “Tra Sacro e Sacromonte. Il teatro come contemplazione della bellezza”. A promuoverla, la Fondazione Paolo VI che ha affidato la direzione artistica al noto attore e regista, Andrea Chiodi. Tutto prende spunto dall’esperienza del Presepe vivente che ogni anni va in scena nel cuore di Varese. L’obiettivo degli organizzatori è quello di mostrare il legame fra teatro, religiosità e bellezza; lo stesso Chiodi ha affermato “la vita prende luce soprattutto dalla bellezza, inseguire la quale non è finalità secondaria per chi desidera raccontare del Mistero attraverso lo strumento dell’arte scenica”. Non una bellezza qualsiasi, ma la Bellezza della Fede, capace di spalancare lo sguardo e il cuore. Proprio per questo non poteva esserci cornice più adatta per ospitare la rassegna che il Sacromonte, perla di arte e fede. Lucia Morlacchi, Pamela Villoresi e Franca Nuti sono alcuni nomi delle attrici che daranno vita a questo ambizioso e affascinante programma. Interpreteranno testi noti e meno noti, ma ci sarà anche spazio per alcune novità: l’anteprima di una rappresentazione in danza della figura della Maddalena e un testo su Domenichino Zamberletti, composto per l’occasione dalla vincitrice del cinquantesimo premio Riccione, Angela Dematté.

 

Andrea ChiodiL’anteprima – La serata inaugurale, quella di giovedì prossimo nella Basilica di San Vittore, avrà un duplice aspetto: verranno presentati gli appuntamenti della rassegna che si susseguiranno nel mese di luglio e verrà portato in scena – a partire dalle 21 – lo spettacolo “Il miracolo del corporale”, sacra rappresentazione sul tema tema del mistero eucaristico con Alberto Mancioppi per la regia di Andrea Chiodi. Ecco in breve la trama: la vicenda narra di un sacerdote teutonico, Pietro, che nel 1263, in preda a dubbi e perplessità nell’animo, soprattutto in merito all’effettiva presenza di Cristo nell’eucarestia, si recò in pellegrinaggio per fortificare la sua fede. Giunto a Bolsena, si fermò sulla tomba della martire Cristina chiedendo di avere la stessa forza e certezza che la Santa dimostrò in punto di morte. Decise di celebrare qui una messa ma, nel momento della consacrazione, l’ostia cominciò ad arrossarsi perdendo sangue, tanto che questo bagnò il corporale. Giunta la notizia a Orvieto, Urbano IV mandò i suoi uomini a verificare l’accaduto. In seguito all’accettazione del miracolo e all’incontro con lo stesso Pietro, il pontefice istituì la solennità del Corpus Domini. Dopo questo assaggio di Festival, gli altri spettacoli saranno messi in scena nella terrazza del Mosè al Sacromonte. Più avanti, il programma completo.

 

Si aprirà il 3 giugno, con lo spettacolo “Il miracolo del corporale”, la rassegna dal titolo “Tra Sacro e Sacromonte. Il teatro come contemplazione della bellezza”, promossa dalla Fondazione Paolo VI sotto la direzione artistica di Andrea Chiodi, noto attore e registra teatrale. Location d’eccezione degli spettacoli: il Sacromonte.