Un lavoro di Carlo ProverbioUn lavoro di Carlo Proverbio

La natura si fa poesia, nelle opere di Carlo Proverbio e di Bruno Beccaria – Molto diversi per quanto riguarda lo stile formale delle loro opere, sono però accomunati dallo stesso obbiettivo e dalla stessa fonte di ispirazione: la natura. Una natura posta nelle mani dell'uomo, il quale ha il potere di nobilitarla, di custodirla e coltivarla, nonché di abbellirla e magnificarla grazie all'arte. Il potere creativo che l'uomo possiede si esprime infatti proprio nell'attività artistica, attraverso la quale è possibile plasmare la natura per vivificarla e renderla ancora più incantevole.

La natura può inoltre svolgere anche il ruolo di punto di origine, in qualità di oggetto da contemplare e dal quale quindi poter partire per ricavare spunti nuovi e riflessioni originali: essa, in quanto specchio concreto di una trascendenza che la travalica, è in grado di instradare l'uomo su vie nuove e inaspettate, conducendolo verso un cammino di elevazione interiore.

La natura si fa poesia, dunque, proprio perché offre lei stessa le parole con le quali comporre delle nuove immaginifiche visioni naturali che, penetrando sempre più nelle selve ombrose dei suoi misteri, spingono l'uomo in campi inesplorati e metafisici.

I due artisti, con le loro rispettive esperienze e sensibilità, hanno interpretato in modo personale questo aspetto della natura, intesa sia come fonte di ispirazione sia come opera da modellare, ornare e ingentilire.

Carlo Proverbio
è particolarmente attratto e affascinato dagli alberi, che nelle loro ramificazioni offrono una perfetta rappresentazione dell'intreccio poetico degli elementi naturali nel loro snodarsi verso il cielo. I suoi disegni a sanguigna, ad esempio, riprendono soggetti che, richiamandosi alla tematica degli alberi, la rileggono in una luce fantastica, fondendo insieme le caratteristiche della pianta con le caratteristiche umane, creando una sorta di simbolica antropomorfizzazione della natura.

"Il letto di Ulisse" mostra questa peculiarità in modo molto significativo, rappresentando l'immagine di una figura femminile in posizione di riposo, presumibilmente Penelope, il cui corpo è però parte integrante di un tronco nodoso e contorto, nel quale ella appare come una curiosa umanizzazione. La testa e i piedi spariscono, avviluppati dalla torsione e dalla crescita dei rami, mentre il busto appare segnato da una sorta di taglio, forse indice di un travaglio interiore, una sofferenza subita.

Per quanto riguarda lo stile tecnico, i suoi quadri sono molto vari fra loro per via di un notevole e vivo sperimentalismo, essendosi l'artista cimentato nel corso degli anni con le tecniche più diverse, dal disegno all'acquerello, all'acrilico e all'olio, lavorando per cicli tematici.
Nato nel 1948 a Cerro Maggiore, in provincia di Milano, si è diplomato come geometra e lavora alla "F. Tosi " di Legnano, risiedendo dal 1979 ad Arcisate. L'amore e la passione per il disegno e la pittura lo conducono sedicenne ad iscriversi ad un Corso dell'"Accademia Artisti Associati", diventando poi allievo delle scultore A. Frattini.
In una delle sue prime opere realizzate su pala raffigura la "Crocifissione", per l'altare maggiore della Chiesa dei Frati Cappuccini di Varese. Nel suo percorso artistico è protagonista di numerose mostre personali, collettive ed estemporanee. Aderisce al gruppo degli Artisti della "Pro Loco Varese" e a quello degli "Artisti del Sacro Monte", coi quali collabora attivamente. Due sono gli esempi principali di opere pubbliche realizzate: la prima è composta da due pannelli "Crocifissione" e "Cristo in Gloria" eseguita in acrilico, collocata nella cappella ai piedi della salita per la Collegiata di San Vittore ad Arcisate; l'altra, una "Madonna con Bambino" posta in una nicchia sulla parete di una casa all'angolo tra via Verdi e via Matteotti, proprio nel centro di Arcisate.
Attualmente insegna disegno presso le sedi del S.O.M.S di Brenno Useria e Viggiù.

Un lavoro di Bruno BeccariaUn lavoro di Bruno Beccaria

Ben diverso è lo stile di Bruno Beccaria, che trae dalla natura un'incredibile passione ed energia creativa, dove il disegno cede il passo all'esuberante incombere del colore libero. L'attenzione viene concentrata sulle sensazioni che la natura lascia nella mente dell'artista sottoforma di ricordo e di impressioni emotive. I fili d'erba accarezzati dalla brezza, le fronde degli alberi scosse dal vento, lo scrosciare della pioggia, la luce maculata che si proietta su un verde sottobosco: tutto diventa emozione e colore che scorre liberamente sulla tela, lasciandovi quella sensazione di movimento che l'artista vide e alla quale si ispirò.
L'energia espressa è tale che, oltre alle linee tracciate a pennello, si possono osservare anche segni e graffi che sono stati inflitti sulla tela per accentuare la dinamicità compositiva del quadro.
Bruno Beccaria è nato a Varese nel 1961, e venne iniziato alla pittura giovanissimo, ricevendo in regalo il suo primo cavalletto a soli 10 anni. Autodidatta, ama definirsi "Accademico dell'Immaginario". Nei primi anni della sua carriera artistica egli presenta opere figurative di stile accademico, soggetti immediati e di facile lettura, ma la risposta che cercava non è ancora arrivata; la svolta decisiva avvenne nel 1984, abbandonando la rigidità accademica per uno stile unico e personale, decidendo di esprimere nei dipinti i propri stati d'animo solo con i colori. Nasce così, ad esempio, un opera come "Naturamossa", dove il progetto di Beccaria è quello di prendere ad soggetto l'immagine più vitale del paesaggio prealpino in cui l'artista ama perdersi, ovvero l'erba mossa dal vento, ricordando in modo peraltro molto significativo una celebre poesia di Wordsworth.

La loro mostra insieme, allestita presso la Sala Polifunzionale della Biblioteca Comunale di Porto Ceresio, verrà inaugurata nel pomeriggio di sabato 28 aprile, e resterà visibile al grande pubblico fino a domenica 6 maggio.

Il poetico senso della natura
Mostra di pittura degli artisti Bruno Beccaria e Carlo Proverbio
Dal 28 aprile al 6 maggio 2012
Inaugurazione: sabato 28 aprile, ore 17.00
Sala Polifunzionale della Biblioteca Comunale
Piazzale Luraschi, Porto Ceresio
Orari: dal lunedì al venerdì, dalle 14.00 alle 20.30
Sabato, domenica e 1° maggio, dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 20.30
Ingresso libero
Info: info@rindiart.it