Sette video-interviste per raccontare ai più giovani il Sacro Monte com’era, i suoi personaggi, i ricordi più belli. “Anziani protagonisti al Sacro Monte” è un progetto finanziato da Fondazione Cariplo con la Fondazione Paolo VI, Cesvov, Comune di Varese e Parco del Campo dei Fiori che vuole favorire la conoscenza del patrimonio di Sacro Monte, attraverso iniziative di protagonismo culturale.

Fotografia by Giuseppe Marangon

In questo contesto sono state realizzate le sette video-interviste che hanno per protagonista chi ha vissuto o frequentato il Sacro Monte al fine di valorizzare i propri ricordi e tramettere così la memoria e l’identità del luogo. Da essi emergono racconti di vita quotidiana, cenni di storia locale, ricordi di spettacoli della compagnia del papà di Franca Rame, dei numerosi negozi e negozianti, di personaggi “memorabili” come Bruno del Borducan, Savio Cagnoni ex manovratore della funicolare, Favini assistente del Pogliaghi che si improvvisava infermiere per chi si era infortunato durante il cammino.

Per definire meglio il contesto storico e geografico nella sua globalità è stato coinvolto il Centro di Ricerca Storie Locali e Diversità Culturali dell’Università degli Studi dell’Insubria nella logica di collaborazione di enti che operarano sul e per il territorio.

“Lo scopo del centro – come ci dicono il professor Gianmarco Gaspari, direttore dell’ente, e la dottoressa Claudia Biraghi– è infatti quello di promuovere le storie locali attraverso il reperimento e lo studio delle fonti, la loro restituzione attraverso studi e pubblicazioni e iniziative di carattere divulgativo”.

Per questo la stessa dottoressa Biraghi è relatrice del primo incontro tenutosi presso la sala conferenze del Centro Espositivo Mons. Pasquale Macchi dal titolo“Saluti dalla provincia dei sette laghi. Il turismo nel Varesotto degli anni Cinquanta” nel quale, attraverso le foto storiche dell’archivio “Vivi Papi”, di proprietà del centro, ha cercato di contestualizzare le vicende del Sacro Monte.

Per quanto riguarda il turismo in particolare, la dottoressa ha fatto notare come ben 13 dei 19 alberghi di Varese fossero nella zona del Sacro Monte. In generale in quegli anni in Provincia si passa da un turismo d’elite a un turismo del ceto medio caratterizzato dalla classica corrente milanese delle gite insieme a presenze di svizzeri, americani, inglesi, tedeschi, francesi. Gli elementi di richiamo erano il paesaggio, il clima, l’accessibilità, la quiete, la storia artistica. Si parla comunque di un turismo in crisi influenzato anche dalla chiusura della funicolare e da una politica culturale piuttosto infausta che porta all’abbattimento del teatro sociale. A fine anni ’50 la soluzione auspicata appare quella – piuttosto improbabile – di costruire la funivia Sacro Monte – Campo dei Fiori, un quartiere residenziale ai piedi delle Tre Croci, la sistemazione della strada del Forte di Orino e il suo prolungamento fino in Valcuvia.

Particolare e inedito sarà l’intervento di Sara Fontana su “Il primo corso di alpinismo al Campo dei Fiori e il Sacro Monte nei ricordi di Angiolino Bianchi” che si svolgerà questa domenica 15 Aprile. La conferenza ha prende spunto dal ritrovamento delle foto di Vivi Papi riferite a un corso di alpinismo del 1958 tenutosi al Campo dei Fiori. Ne emerge la figura di Angiolino Bianchi, abitante alla Prima Cappella, membro del C.a.i., istruttore alpinista e precursore dell’alpinismo varesino. Il corso non solo comprendeva lezione pratiche ma anche teoriche di lettura delle mappe, e di conoscenza di flora e fauna.

L’ultimo incontro sarà al Museo Pogliaghi dove verranno presentati video specifici sulla casa Pogliaghi che vedono protagonisti il professor Silvano Colombo e Massimo Grignola, figlio del precedente custode della villa. I visitatori avranno la possibilità di ammirare le lastre fotografiche della collezione Pogliaghi attraverso i visori originari.

Marina Albeni di Archeologistics – la società che gestisce i musei del Sacro Monte – specifica <In realtà “Anziani al Sacro Monte” fa parte di un più ampio progetto in cui sono state previste azioni volte a coinvolgere e rendere protagonisti anche le giovani generazioni con lo scopo di avvicinare persone di ogni età a questo importantissimo contesto e sentire come proprio il patrimonio storico-atistico che lo caratterizza>. Il primo step tra il 2016 e 2017 ha visto coinvolti i bambini delle elementari.

Ora è stato bandito “Interpretando il Sacro nel 2018”, volto alla realizzazione di progetti artistici che interpretino il tema del sacro e proposto agli studenti dei licei artistici ed istituti superiori che prevedono lo studio della Storia dell’Arte. L’obiettivo del concorso è quello di divulgare la conoscenza dei Musei del Sacro Monte tra i giovani studenti, che – attraverso lo studio delle diverse collezioni museali – potranno lasciarsi ispirare dalle opere degli artisti contemporanei qui esposte, reinterpretando in chiave moderna e secondo il loro “sentire” il tema del sacro. Il Centro Espositivo Mons. Pasquale Macchi alla Prima Cappella e il Museo Baroffio e del Santuario presso il Sacro Monte di Varese saranno i luoghi privilegiati di studio e le opere realizzate dagli studenti saranno esposte al Centro tra maggio e settembre. Il bando è pubblicato su www.sacromontedivarese.it.

Cristina Pesaro

Incontri

domenica 15 aprile, ore 15.00 presso il Centro Espositivo Mons. Pasquale Macchi alla prima cappella SACRO MONTE: UNA MONTAGNA DA VIVERE Ingresso libero e gratuito

domenica 22 aprile, ore 15.00 presso la Casa Museo Lodovico Pogliaghi VISIONI D’ALTRI TEMPI SU CASA POGLIAGHI Costo pari al biglietto d’ingresso: 5 € intero, 3 € ridotto

Per informazioni: 366 4774873 – 328 8377206 – info@sacromontedivarese.it