C'è anche il si del consiglio provinciale al progetto di riqualificazione museale di parte dell'ex Villa Baragiola in stretta connessione con il restaurando Museo Pogliaghi. Villa Recalcati ha approvato, nel corso dell'ultima seduta, la sua adesione all'accordo di programma già sottoscritto nel dicembre scorsoda Regione, Comune di Varese, Parco Campo dei Fiori, Università dell'Insubria, le Fondazione Paolo VI e Pogliaghi, e il decisivo contributo della Fondazione Cariplo.

Si chiude il cerchio in questo modo su un progetto sulla carta quanto mai affascinante. Fare dell'ex seminario, ora in parte destinato ad ospitare alcuni uffici amministravi, una sorta nuovo museo, con spazi per riunioni, la sede del Centro Internazionale di Ricerche sulla Storia e sulle Diversità Culturali dell'Insubria, un info point turistico del comune di Varese e sopratutto un Centro di Documentazione storico sul Sacro Monte.

Un progetto che ha per nome "Valorizzazione del Sacro Monte sopra Varese", dal previsto costo di 380mila euro, essendo i lavori di Villa Baragiola già stati ultimati. Duecentottantamila saranno a carico della Fondazione Cariplo; la Regione Lombardia interverrà con 75mila euro, il Comune con 25mila.Soddisfazione evidente da parte dell'assessore al Marketing territoriale Gian Giacomo Longoni: "Un progetto di grande levatura, moderno, volto principalmente alla valorizzazione delle radici locali" è stato il suo commento.

Soddisfazione anche da parte di Paolo Zanzi, impegnato da tempo in prima persona nel recupero concreto, plastico del sacro Monte, art director delle manifestazioni legate ai 400 anni del monumento dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. A lui spetta peraltro il compito di organizzare l'evento inaugurale, nella Stecca della Villa.

Una mostra multimediale che metterà a confronto il "nostro" Sacro Monte con gli altri esempi di Sacri Monti disseminati lungo l'arco prealpino. La mostra, prevista già per febbraio 2007, è deciso che slitterà di qualche mese. Sono stati comunque confermati i 50mila euro di finanziamento già preventivati, anche se, ammette Zanzi, "mancherebbero ancora almeno altri 10mila".

La soddisfazione è sopratutto nella presenza, nel concerto delle presenze istituzionali, della Fondazione Pogliaghi, attualmente impegnata nel restauro del rustico, ormai pronto, in attesa che che il grande cantiere del museo vero e proprio possa definitivamente prendere il via. Chissà che il progetto, che oggi ha riunito i più importanti enti di governo territoriale, non possa dare, finalmente, la spinta decisiva al recupero del prezioso bene.