A. Kerbaker e G. DorflesA. Kerbaker e G. Dorfles

Patrimonio artistico italiano– Questo è stato il nucleo dell'incontro tenuto domenica pomeriggio nelle sale di Villa Recalcati, all'interno dell'intenso programma di appuntamenti del Premio Chiara-Festival del Racconto 2007. Appuntamento che si è distinto senza dubbio per lo spessore dei suoi relatori. Da un lato Andrea Kerbaker, nome più che noto a chi ha anche solo sentito parlare del "Progetto Italia", in questi tempi più che mai visibile grazie alle proposte da esso nate come il fenomeno Sermonti e le letture dantesche piuttosto che le notti bianche che stanno prendendo velocemente piede in varie città italiane.
Dall'altro lato lo stimato professore Gillo Dorfles, che ha dedicato tutta la sua lunga vita, 97 anni, al mondo artistico e culturale italiano. A mediare tra i due animi decisi sulle loro posizioni e chiari nelle loro esposizioni, Riccardo Prina, responsabile di artevarese.com

Spunti di dibattito – Il patrimonio culturale italiano e la sua conservazione è sicuramente un tema che coinvolge tutti gli appassionati del mondo artistico. Per rendere tutto più chiaro e agevolmente leggibile, recentemente Andrea Kerbaker ha scritto un libro, definibile anche come un "manualetto d'uso", dal titolo "Lo stato dell'arte" (Bompiani, 2007). Dall'opera è partito la discussione che ha visto d'accordo i due relatori nell' "accusare" troppe città italiane, compresa Milano, che sta a capo dello scenario degradato dell'Italia di oggi, di sottovalutare le bellezze del nostro Paese e troppo spesso di dimenticarcene. Ma non solo, oltre a non sapere conservare e valorizzare il patrimonio lascaitoci dall'antichità, non siamo neanche in grado di creare qualcosa di nuovo e bello. A Milano, per esempio, spiega Dorfles, si è dovuto aspettare la realizzazione del nuovo polo fieristico per vedere un'architettura nuova, dopo la lontana Torre Velasca.

I relatoriI relatori

Storia della cultura italiana – Un'emblematica presenza quella di Gillo Dorfles che ha dato molti spunti di riflessione sulla realtà italiana. Sta particolarmente a cuore al noto professore la questione di Paestum, sito archeologico di vitale importanza per la ricostruzione della nostra storia, e troppo poco presa in considerazione a partire dalle amministrazioni statali, che non perdono troppo tempo a seguire questioni di questo genere.

Nuovi esempi– Altro tema affrontato è stato quello delle figure in ambito culturale ed è uscito il nome di Marco Goldin, fautore delle mostre-evento a Brescia, Treviso e Torino. Un nuovo modo di fare arte, di affrontare il pubblico e di organizzare eventi, miscelando anche diverse arti.

"I nostri ragazzi sono delle bestie"– Questa è la frase con cui Andrea Kerbaker ha esordito al dibattito; affermazione esplicita del nostro periodo storico in cui il dialogo è poco e gli esempi come tv e famiglia non sono dei migliori. Lo scarto tra le generazioni dei due relatori è molto sentita, Dorfles ricorda con nostalgia quando a Milano c'erano dei luoghi veri e propri dedicati alla cultura; ricorda la loro bellezza e il loro fascino, Kerbaker sottolinea le difficoltà che deve affrontare l'arte ai nostri giorni, e il poco coinvolgimento del pubblico nella sfera artistica.

Il pubblicoIl pubblico

Futuro – Il dibattito è stato lungo e intenso, ricco anche di battute scherzose e aneddoti sull'arte e personaggi italiani. E' Gillo Dorfles che fin da subito spiega l'ampiezza del tema affrontato e la necessià di dedicare ad esso non solo poche ore come in questa occasione, ma un convegno, magari anche di più giorni; trova in questo pienamente d'accordo Andrea Kerbaker.

Varese chiede– E' stata più volte interpellata la città di Varese, anche per merito di Riccardo Prina, che ha citato favorevolmente il lavoro svolto ad Arcumeggia, in relazione al discorso in atto della nuova denominazione dei siti espositivi e delle nuove tendenze; successivamente con la domanda di Chiara Palumbo, attiva alla Provincia di Varese, che ha chiesto a Dorfles il rapporto tra le realtà milanesi e i musei varesini a cui spesso sono collegati; nel caso specifico il Museo Pogliaghi al Sacro Monte di Varese, luogo ultimamente semi-dimenticato.

Evento– Una lezione quella di domenica che lascia molti punti di domanda. Un modo per conoscere la realtà del nostro Paese e le diverse situazioni delle grandi città italiane, un momento importante per l'arte guidato da due professori decisamente validi.