Un'immagine del parcoUn'immagine del parco

Fotografie naturalistiche – Una mostra fotografica sul Parco Agricolo Sud Milano: è la novità in programma per il prossimo mese, dal 10 al 20 aprile, in Villa Pomini. A promuoverla è l'Archivio Fotografico Italiano presieduto da Claudio Argentiero, con il patrocinio del Comune di Castellanza. Le immagini sono state realizzate da Gianni Berengo Gardin e Gabriele Basilico, due tra i più noti e affermati fotografi italiani.

Perché il parco? – La mostra, che rientra a pieno titolo nel progetto dell'Afi di valorizzare il territorio attraverso fotografie naturalistiche di forte impatto e di qualità indiscussa, mette in evidenza la particolarità del Parco Agricolo Sud Milano che rappresenta una risorsa culturale e ambientale di notevole importanza. Un Parco che intreccia motivi di salvaguardia e tutela del territorio, con la difesa di una funzione economica, come quella agricola, che ha segnato la storia dello sviluppo economico di quest'area. All'interno dell'area infatti sono stati mantenuti edifici di valore architettonico e storico. Lo sviluppo di un turismo rurale semplice e compatibile con l'ambiente rappresenta inoltre una via importante per la rivitalizzazione e la valorizzazione del patrimonio ambientale tipico del territorio protetto.

I fotografi e le loro impressioni: Gardin, una piacevole scoperta – Fotografare quest'area verde è stata un'esperienza molto significativa che Gianni Berengo Gardin così la descrive: "Nella mia lunga esperienza di fotografo in giro per il mondo ho avuto modo di vedere una infinità di periferie. Di grandi città e di quei territori agricoli che ancora sopravvivono intorno alla cintura urbana, e il più delle volte l'impressione è stata negativa. Quando mi è stato proposto dalla Provincia di Milano di fare questo lavoro di documentazione sul Parco Sud avevo dunque qualche fondato timore su quello che mi aspettava. Invece con mio grandissimo piacere ho scoperto a pochissimi chilometri dal centro di Milano una vitale realtà agricola e umana, probabilmente sconosciuta, come lo era a me, alla maggioranza dei milanesi. Una campagna ricca e curata, cascine di straordinaria bellezza architettonica e conservate in modo esemplare (ad essere sincero però alcune in stato di grande abbandono e in rovina), boschi bellissimi, rogge, canali, mulini, allevamenti. Il mio lavoro è stato dunque facilitato dalla suggestione dei luoghi che ho visitato e dall'interesse per la possibilità di documentare una realtà ancor così visiva".

Immagine parcoImmagine parco

L'identità del paesaggio secondo Basilico – Gli fa eco anche Gabriele Basilico che aggiunge: "Come si presenta oggi al viaggiatore frettoloso, o all'osservatore meticoloso, o al fotografo intenzionato a registrarne la sostanza, il paesaggio a sud di Milano che comprende quella vasta area situata tra Adda e Ticino? La bassa pianura, che è la tipologia costante e omogena di questo territorio, una volta quasi esclusivamente dedicato alla coltivazione, ha via via nel tempo cambiato fisionomia. L'era dell'industrializzazione, sviluppata in modo intensivo nell'immediato dopoguerra, e poi l'era post-industriale con il fenomeno recente della città diffusa, hanno modificato parzialmente l'identità di questa vasta pianura, saldando lungo le grandi strade di accesso, in uniche grandi conurbazioni di cemento, periferie urbane, medi e piccoli comuni, frazioni e villaggi, frantumando così le aree agricolo e boschive, occultando alla vista corsi d'acqua e sovrapponendo ai luoghi una ragnatela intricata di percorsi stradali. Non vi è più traccia della campagna felice, oggetto delle orgogliose esternazioni di Carlo Cattaneo e dell'ammirazione estetica per il paesaggio lombardo di Stendhal, né l'ordine geometrico dei campi coltivati, di memoria rinascimentale, che avrà incantato il viaggiatore inglese Charles Burney. L'identità del paesaggio, che da sempre poggia sul rapporto dialettico tra natura e cultura, ci presenta oggi un equilibrio alterato che vede lentamente la sparizione della natura ad opera di una cultura che riusciamo a stento a definire ancora tale".

 

Informazioni sulla mostra:
Periodo: 10-20 aprile
Orario di visita: sabato 15-19/domenica 10-12/15-19
Ingresso Libero
Villa Pomini
Via Don L. Testori, 14
Castellanza (VA)
Inaugurazione: Giovedì 10 aprile, ore 21,15
A seguire proiezione naturalistica di Norino Canovi