In contemporanea con la mostra grande mostra a Villa Mirabello, è esposta, fino al 19 gennaio, una vera chicca che contribuisce ad aumentare il valore artistico della mostra e dell’artista stesso presso la sede varesina di Banca Generali Private in piazzetta san Lorenzo, accanto alla Basilica di San Vittore. L’esposizione è in collaborazione con il Comune di Varese, curata da Debora Ferrari e Luca Traini, con una presentazione critica anche di Serena Contini nella plaquette Trarari TIPI edizioni.

Si tratta di un’opera in collezione privata mai esposta al pubblico: “Naufragio” è un’opera in ceramica di grandi dimensioni, di particolare originalità per la potenza stilistica e il contenuto che esplica con grande forza evocativa l’importanza e il sostegno al lavoro umano. Luca Traini aggiunge: Una costante dell’arte di Guttuso è la partecipazione ai diversi aspetti della della sofferenza umana e alle forme di solidarietà che ne conseguono. Nel contesto di una natura, continuamente indagata ed evocata in profondo, che non è mai indifferente, anzi in profonda simbiosi con sentire dell’artista.

L’opera data 1950 è documentata nel catalogo generale di Guttuso a firma Enrico Crispolti realizzato nel 1983. Acquistata dall’allora presidente del Credito Varesino Ermanno Sacchi, raffigurato nel quadro simbolo della mostra di Villa Mirabello “Spes contra Spem” e successivamente acquisito da un collezionista che ora lo espone al grande pubblico e lo restituisce al mercato dell’arte.

Il quadro è rimasto sempre sul nostro territorio, tanto amato da Guttuso che qui organizzò, nella sua dimora di campagna a Velate, il suo studio dove per 26 anni più volte, nelle sue opere, fece emergere l’armonia tra la sua pittura e il paesaggio che lo circondava.

Debora Ferrari spiega: L’opera che è una ceramica in maiolica costituita da tre pannelli affiancati. Di grandi dimensioni (cm 63 x 123), ha una decorazione eseguita su smalto crudo con colori sottovernice e ricoperti da cristallina.

Rappresenta una scena di tempesta e naufragio con salvataggio: il dramma della è accentuato dalle pennellate delle onde e degli scogli, con l’aggiunta di verde e di ocra di pochi colori che conferiscono luce e speranza.

Questo capolavoro degli anni Cinquanta, passato nelle mani di collezionisti privati, viene finalmente restituito alla storia dell’arte e messo a disposizione della cittadinanza grazie al sostegno di Banca Generali Private. “Questo aspetto dei patrimoni privati di beni artistici è molto importante –aggiunge Daniela Parravano di Banca Generali Private di Varese– perché nel diritto dell’arte anche una proprietà privata contiene un senso civico pubblico e parlando di investimenti, l’arte e la cultura sono sempre importanti per la crescita di una società. Siamo felici di ospitare una presentazione così eccezionalmente unica. Vogliamo coinvolgere i nostri clienti e tutti gli appassionati di beni culturali in percorsi originali e fuori dagli schemi tradizionali di fruizione dell’arte”.

Cristina Pesaro

*foto di di Mara Azzimonti

Fino al 19 gennaio 2020

Banca Generali Private, piazzetta San Lorenzo, Varese

Visitabile in orari di apertura della filiale. Info 0332.294211.