Il 5 ottobre del 1996 veniva fondata AMEI, l'Associazione Musei Ecclesiastici Italiani che oggi riunisce e coordina oltre 200 musei ecclesiastici. Diffusi su tutto il territorio nazionale, ospitati in luoghi e monumenti tra i più belli della nostra Penisola, custodiscono straordinarie, ma ancora poco conosciute, collezioni di arte sacra, raccolte di arte contemporanea, beni archeologici e demoetnoantropologici.
Anche il Museo della Collegiata di Castiglione Olona, tra i primi storici aderenti dell'AMEI, desidera festeggiare questa importante ricorrenza.
In quanto ecclesiastici, questi musei si riconoscono in una specifica mission: come musei "locali", con un forte radicamento territoriale, sono sedi di tutela attiva e valorizzazione del territorio; come musei "accessibili", focalizzano l'attenzione alle problematiche sociali e a pubblici speciali; come musei "del dialogo", intendono costruire ponti tra culture e fedi differenti; come musei "laboratorio del contemporaneo", sono aperti alla ricerca artistica contemporanea.
Per celebrare l'importante anniversario dei vent'anni, AMEI ha ideato un programma, fitto di iniziative, che prenderà avvio nel primo week-end di ottobre con la quarta edizione delle Giornate dei Musei Ecclesiastici.
Sabato 1 e domenica 2 ottobre il complesso monumentale della Collegiata accoglierà i visitatori proponendo -oltre al suo grande patrimonio di affreschi e alla collezione di opere mobili- una mostra, che ha già suscitato grande consenso di pubblico, dell'artista Giuliano Gaigher maestro della fusione del vetro, materia in cui ha trovato la propria cifra stilistica e il giusto mezzo per una personale indagine espressiva.
Ciò che rende il Museo della Collegiata di Castiglione Olona uno dei più importanti Musei ecclesiastici italiani è il ciclo di affreschi del Battistero.
Il Battistero fu realizzato probabilmente nel 1435 su iniziativa di Branda Castiglioni nell'area dove forse vi era un torre dell'antico castello. Il Battistero, decorato da affreschi di Masolino da Panicale, costituisce uno delle più significative testimonianze del Rinascimento in Lombardia. Gli affreschi, privi di riquadrature architettoniche, ampliano illusivamente le ridotte dimensioni dell'ambiente narrando le vicende del precursore di Cristo dall'Annuncio a Zaccaria fino alla Sepoltura del santo; particolare rilievo iconografico ha la scena del Battesimo di Cristo, al centro dell'abside e in asse con l'Eterno Padre fra angeli nella piccola volta, uno degli apici dell'intera vicenda pittorica di Masolino.