Carlo Bertelli
Il meglio:
localmente, la collaborazione tra l'Accademia di Architettura di Mendrisio e il Comune di Varese per uno studio complessivo della città e l'identificazione di alcuni obiettivi raggiungibili o anche utopistici. Mi sembra infatti interessante che tante menti giovani abbiano lavorato su Varese senza i vincoli che costringono spesso gli architetti pigri nei limiti della banalità.
Il peggio: sul piano nazionale, il peggio è quanto sta avvenendo a Pompei. Qui ci si è trastullati con le proposte più varie: city manager, commissario addetto all'emergenza e, soprattutto svalutando la funzione dei soprintendenti e funzionari e non aiutandoli a mantenere e superare il livello di competenza che è sempre stato il loro.

Carolina De Vittori (Presidente dell'Ass. Amici del Piccio e docente Storia dell'arte)
Il meglio:
la giornata di agosto dedicata alle nuove Cartoline di Montegrino che ha portato inaspettatamente una gran folla di gente.
Il peggio: il teatro cittadino, un progetto mai concluso e la conseguente perdita di un'opportunità per tutta la provincia di avere un centro principale importante, così come la mancanza a Varese di una Piazza che rappresenti un luogo di ritrovo comune, ruolo che potrebbe essere rivestito da Piazza Repubblica con il teatro e l'Università.
L'auspicio: anche le piccole associazioni di volontariato dovrebbero essere prese in considerazione dagli enti che possono aiutare economicamente e dalla stampa che dia visibilità alle iniziative. E' in queste situazioni che si sviluppa la creatività, ma che poi non trova appoggio.

Marco Fazio (Docente di storia dell'arte)
Il meglio:
tra i fatti artistici, la recente apertura del Museo del '900 a Milano. Era davvero uno scandalo tenere tanti capolavori in cantina. A parte la collezione, apprezzo l'idea di Rota di progettare un museo in osmosi con la città, che guarda ad essa e si lascia guardare, anche dall'esterno. Per quanto riguarda le mostre, il mio voto va a "Il Rinascimento nelle terre Ticinesi", ancora aperta a Rancate. Davvero apprezzabili il lavoro di ricerca che l'ha preceduta e l'idea di suggerire, oltre all'esposizione, una serie di itinerari sul territorio.
Il peggio: mi basta una frase sciagurata di Giulio Tremonti: "Fatevi un panino con Dante Alighieri". Sul territorio, la mostra del MAGa "Flash '80", una mostra che mi è sembrata priva di una direzione. Non ha fatto luce su un decennio che ormai va storicizzandosi, si è limitata a rievocare un'epoca (peraltro, alla luce dei gusti dei curatori). La stessa operazione che, più o meno nello stesso periodo, ha fatto "Mitici '80" di Sabrina Salerno…
L'auspicio: che la prossima amministrazione di Varese abbia uno sguardo più attento alla cultura, e una programmazione più strategica.

Federico Masedu (Storico dell'arte e professore)
Il meglio: le mostre di scultura alla Villa Recalcati di Varese.
Il peggio: l'ultimo manifesto del MAGa per la mostra in corso.
L'auspicio: rivedere (restaurato) nel 2011 il sipario dipinto ottocentesco (Induno?) del vecchio Teatro di Gallarate.

Giuseppe Pacciarotti (Storico dell'arte)
Il meglio:
l'andare e venire tra Legnano, Gallarate e Varese (ritardi dei treni permettendo) per vedere mostre di qualità. Il catalogo della mostra su "Il Rinascimento nelle terre ticinesi" che si legge d'un fiato, molto imparando, anche metodologicamente.
Il peggio: gli sfregi incessanti al volto urbano di Busto che sta perdendo identità e memoria. Lo spostamento senza senso del Monumento ai Caduti sempre in questa città.
L'auspicio: che amministratori ed uffici tecnici bustesi si muovano con più attenzione e cultura. Ora si ventila anche lo smantellamento della cappella nell'asilo del quartiere Sant'Anna, opera di Enrico Castiglioni: speriamo che ciò non avvenga e che vetrate e bronzi contenuti in essa restino al loro posto: per sempre!

Paola Viotto (Docente di Storia dell'Arte)
Il meglio: qualche cosa sembra muoversi in provincia, ci sono state molte più iniziative interessanti rispetto agli anni scorsi, la mostra di Rauschenberg a Villa Panza, le mostre al Museo Bodini, la rassegna di scultura a Villa Recalcati, il ciclo sul Barocco dei Musei Civici, per citarne alcune.
Il peggio: poca attenzione dei varesini nei confronti del proprio territorio. Le proposte non mancano, ma la gente sembra non accorgersene.
L'auspicio: che in futuro ci possa essere più attenzione per la cultura.

Luigi Zanzi (Storico, Prof. Università di Pavia)
Il meglio:
abbastanza interessante la manifestazione tematica a cura di Morandini e Blumer incentrata sulla Sfera e allestita al Castello di Masnago, soprattutto per l'aspetto di coinvolgimento collettivo e per la varietà di interpretazioni. La collaborazione tra Varese e Accademia di Mendrisio per sondare ed analizzare le tematiche di riprogettazione urbanistica.
Il peggio: a Varese la malgestione dei servizi urbani, delle strade e delle zone pedonali. In generale la poca tutela del paesaggio urbano, il traffico congestionato in centro, l'inquinamento e la cattiva gestione dei rifiuti.
L'auspicio: che Varese torni a ragionare sulla propria storia e sulla vocazione di città universitaria, ancora poco conosciuta e valorizzata anche a livello urbano.