traviata.jpgIl dramma di Violetta e Alfredo, così forte e romantico non ha mai smesso di appassionare il pubblico dell’opera e sarà messo in scena anche a Varese, domenica 5 aprile alle 17,30 al Teatro Apollonio come ultimo appuntamento della rassegna cittadina di lirica.
La Traviata di Giuseppe Verdi, su libretto di Francesco Maria Piave, tratto dalla pièce teatrale di Alexandre Dumas (figlio), “La signora delle camelie”, viene considerata l’opera più significativa e romantica del musicista e fa parte della "trilogia popolare" assieme a Il trovatore e a Rigoletto.
La messa in scena in questa occasione è affidata al Teatro dell’Opera di Milano in collaborazione con l’Orchestra Filarmonica di Milano diretta da Vito Lo Re, insieme alla Corale Lirica Ambrosiana, diretta da Roberto Ardigò e Arti di Scena.

Il Teatro dell’Opera di Milano nasce con la precisa volontà di far arrivare a un più ampio pubblico possibile l’Opera Lirica e decentrarla, apportando un insieme di esperienze nel Melodramma Italiano.
Propone Lirica giovane, dal respiro popolare capace di penetrare nel patrimonio culturale di tutti: grandi e piccoli sono invitati a scoprire le emozioni del melodramma radicate nella nostra italianità.

Con “La Traviata” viene proposta un’opera classica riletta con allestimenti che mantengono intatte le tradizioni, le cui arie sono nel patrimonio culturale di tutti e i cui ingredienti sono: qualità, eleganza, rigore e naturalmente divertimento. L’Opera ringiovanisce, creando così un nuovo pubblico.

La storia.

La prima rappresentazione avvenne al Teatro La Fenice di Venezia il 6 marzo 1853 ma, a causa soprattutto d’interpreti non all’altezza e della scabrosità dell’argomento, si rivelò un sonoro fiasco; ripresa l’anno successivo con l’interpretazione di un cast più valido (e retrodatando l’azione di due secoli) riscosse finalmente il meritato successo.
Nel tempo La traviata non ha mai smesso d’appassionare, entrando a far parte del cosiddetto "repertorio".
Violetta Valery, giovane e bella donna molto in vista negli ambienti mondani parigini, conosce durante una festa Alfredo Germont: i due si innamorano e decidono di vivere insieme, in una casa di campagna, lontani dalla confusione e dalla vita brillante della città. Mentre Alfredo è assente, giunge suo padre, Giorgio Germont, il quale, nel corso di un drammatico colloquio con Violetta, le chiede di troncare la sua relazione con il figlio poiché tale rapporto costituisce motivo di disonore per tutta la famiglia Germont.
Violetta, pur con grande dolore, compie il sacrificio richiestole, abbandona Alfredo e torna a Parigi, dove riprende a frequentare numerose feste e diviene l’amante del Barone Douphol. Anche Alfredo raggiunge Parigi e, proprio durante un trattenimento in casa di comuni amici, incontra nuovamente Violetta: la insulta pubblicamente, gettandole ai piedi, in segno di disprezzo, una borsa piena di denaro. Nel finale dell’opera, Violetta, malata di tubercolosi e senza speranza, giace nel suo letto e invoca il ritorno e il perdono di Alfredo. Questi, al quale il padre ha rivelato nel frattempo il sacrificio della giovane, accorre al capezzale di Violetta. I due ricordano i bei giorni felici trascorsi insieme e progettano di lasciare Parigi per tornare alla serena vita in campagna. Ma la fine è ormai prossima, e Violetta morirà tra le braccia dello straziato Alfredo.

“Un incantesimo divino che porta Traviata ed i suoi pensieri a rendersi visibili dietro uno specchio della realtà . Nessun presente sarà mai adeguato a quello di un sogno e il conoscere il sogno è sfida, recupero di un linguaggio dimenticato. Un impietoso eterno ritorno. A questo punto il sogno diventa realtà e forse nasconde una fine inaspettata”.

 

Teatro dell’Opera di Milano

presenta

domenica 5 aprile 2009 – ore 17.30

LA TRAVIATA

di Giuseppe Verdi

regia di Mario Riccardo Migliara

 

Il Teatro dell’Opera di Milano mette in scena all’Apollonio uno dei capolavori di Giuseppe Verdi “La Traviata” accompagnato dall’Orchestra Filarmonica di Milano e la Corale Lirica Ambrosiana. Appuntamento domenica 5 aprile