Scritte in dialetto romagnolo con testo italiano a piè pagina, i tre momenti, La Nàiva (La Neve), Furistir (Forestiero) Ciacri (Chiacchere) strutturano uno scenario entro il quale si compie il miracolo della quotidianità fatto di dialoghi, a volte smozzicati e tronchi, ma la cui cadenza sonora fa intendere la sostanza ideale e allusiva che permea il borgo.

Tolstoj affermava “Narra di Parigi e sarai banale, narra del tuo villaggio e sarai universale”.

Nel silenzio delle stanze i pensieri diventano parole facendo riemergere segreti sopiti, ricordi struggenti, malinconie a volte laceranti, sussurri liberatori.

Nelle poesie di Baldini spazio e tempo strutturano l’architettura della memoria e dei ricordi: un incontro casuale, una partita a carte, una passeggiata.

Le cadenze della natura mutano esistenze, muovono emozioni, suggellano timori, definiscono differenze caratteriali.

Un amore intuito e mai vissuto riaffiora in un incontro casuale per svanire poco dopo velando la vita di lieve amarezza.

E’ poesia alta quella di Baldini, entra nel profondo, commuove.

E’una straordinaria orchestrazione dove ogni sentimento, nel brillare di luce propria, armonizza il proprio afflato con gli altri dando vita a un insieme composto da infinite passioni mutuatedal ruolo supremo del poeta.

Ogni sguardo genera universi, ogni voce rivela l’armonia della parlata, ogni rumore segna il contrappunto dell’esistere, i pensieri si sovrappongono in libertà poiché il loro, è il fluire stesso della vita profondamente sedimentato nella memoria del poeta.

Giunti alla fine, l’ultima frase pare negare quanto sino a quel momento letto, ma quelle parole “ho parlato, ho parlato, ho parlato e non t’ho detto niente” aprono mondi interiori sconfinati, lasciano smarriti, dove l’unica trama salvifica è ripercorrere di nuovo quei luoghi e riudire quelle voci, per sempre, per non lasciarli soli, per non sentirci soli.

PROMEMOERIA: i libri si acquistano in libreria.

Raffaello Baldini – “La Naiva Furistir Ciacri” – Giulio Einaudi Editore, pp 355, Euro 20.

Mauro Bianchini