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Tutto iniziò con un convegno – Il 17 maggio del 2009 Palazzo Cicogna ospitò un importante convegno condotto da Franco Bertolli, direttore della Biblioteca Capitolare di San Giovanni, da don Norberto Valli, docente di liturgia, e da monsignor Marco Navoni, dottore della biblioteca Ambrosiana: oggetto di studi e riflessioni il Codice di Busto Arsizio, un tesoro preziosissimo che costituisce la più antica testimonianza liturgica riguardante il rito ambrosiano. Il successo del convegno fu tale che subito fu espresso il desiderio, da parte degli organizzatori, di raccogliere gli atti in una pubblicazione. Ora tutto questo si è avverato, grazie alla casa editrice Nomos che ha presentato, nella mattina di sabato 20 marzo presso l'Istituto La Provvidenza, un volume, edito nella collana dei quaderni della capitolare, che non raccoglie semplicemente gli atti del convegno, ma offre uno studio completo ed approfondito sul Codice bustocco.

Le ultime scoperte – In effetti con i suoi duecento fogli in scrittura carolina il Codice ha sollevato non pochi spunti di riflessione e di studio da parte degli esperti, anche dopo il convegno, a cui il volume delle Nomos ha voluto dare ampio spazio. Seguono, infatti, agli atti del convegno una serie di approfondimenti interessanti: Franco Bertolli propone alcune "esplorazioni mirate", tra cui il confronto tra l'Evangelistario – cioè la raccolta dei brani del Vangelo in funzione della liturgia – e il relativo Capitolare – cioè l'indice di queste letture, che svela alcuni aggiornamenti successivi del primo rispetto al secondo. Inoltre Bertolli mette in luce i Santi e Chiese di Milano citati nel codice, analizza una ad una le note distribuite negli ampi margini ed evidenzia i segni della "cantillatio", ovvero di una segnaletica musicale anteriore all'adeguamento ai codici di Milano. 

Una pagine del codiceUna pagina del codice

Un tesoro ora accessibile a tutti – A cura di Norberto Valli è un saggio sulle Litanie triduane, mentre Paolo Crippa ha indagato la misteriosa scritta in caratteri greci del frontespizio. Conclude il volume un capitolo di Bertolli sulla vicenda storica del Codice: il passaggio da Milano, dove è stato prodotto nel IX secolo ed utilizzato per alcuni decenni o forse anche alcuni secoli, a Olgiate Olona e, infine a Busto Arsizio, quando la città si guadagnò, su volere di Carlo Borromeo, il trasferimento delle dignità plebane, a cui seguì la ricostruzione della chiesa di San Giovanni a partire dal 1609. Il volume si presenta in una veste ben curata, segno inconfondibile delle edizioni Nomos, ma al contempo di facile consultazione, anche per un pubblico non  esperto in materia, evitando citazioni complesse e sigle di conoscenza settoriale. Ad arricchire questa perfetta panoramica è, inoltre, una nutrita serie di immagini  a colori che riproducono alcune pagine del Codice. Da oggi, dunque, sarà possibile a tutti gli appassionati della materia scoprire tutti i segreti che questo tesoro dell'altomedioevo racchiude e che, con immenso vanto, la città di Busto Arsizio possiede.     


Il codice di Busto – Capitolare ed evangelistario ambrosiani del secolo IX 
Atti del convegno del 17 maggio 2009 ed approfondimenti 
A cura di Franco Bertolli e Norberto Valli 
Collana Quaderni della Capitolare 
Nomos edizioni, 2010
Dimensioni:16,5 x 24
Pagine:176 
Illustrazioni:32 riproduzioni a colori del codice 
ISBN: 978-88-88145-49-5